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Toscana, Ambiente, Montieri: L’Italia dei piccoli comuni che innova: Montieri protagonista nel report di Legambiente

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«Quella delle case a un euro – spiega il sindaco Nicola Verruzzi – è stata per noi una provocazione, lanciata per far arrivare un messaggio alla politica»

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Il 72% degli oltre 8.000 comuni italiani conta meno di 5.000 abitanti: è in questi piccoli centri che vivono 10 milioni e mezzo di cittadini, in un’area che rappresenta oltre il 55% del territorio nazionale, fatto di zone di pregio naturalistico e culturale – oltre che di produzioni di qualità.

È a tutte queste realtà che Legambiente ha appena festeggiato (il 2 e 3 giugno) durante la XV edizione di Voler bene all’Italia, la prima edizione della kermesse a tenersi dopo l’approvazione – lo scorso autunno – della legge 158/2017 sui piccoli comuni: una legge particolarmente importante per la Toscana, dove i centri con meno di 5.000 abitanti sono la metà del totale, e che prevede fino al 2023 un fondo di 100 milioni per lo sviluppo strutturale, economico e sociale a favore dei piccoli centri e che abbraccia molteplici ambiti.

È a tutti questi 5.835 piccoli centri che Legambiente dedica Scatti di futuro. Viaggio nell’Italia dei piccoli comuni che innova”, un report che ben racconta, attraverso dieci buone pratiche, la voglia di mettersi in gioco di alcuni borghi che credono in un nuovo rinascimento territoriale.

Tra i migliori esempi spicca quello toscano di Montieri (GR), che nell’ottobre 2015 decide lanciare una provocazione: vendiamo le nostre case al prezzo di un caffè.

«Quella delle case a un euro – spiega il sindaco Nicola Verruzzi a Legambiente – è stata per noi una provocazione, lanciata per far arrivare un messaggio alla politica: senza delle linee guida che diano modo a realtà come la nostra di rappresentare poli di attrazione, senza misure di incentivazione alla residenzialità e all’iniziativa economica, i piccoli comuni sono destinati a scomparire».

L’invito rivolto dall’amministrazione comunale ai proprietari di immobili che non hanno intenzione di vivere a Montieri né possibilità di garantire la necessaria manutenzione dei loro edifici – riassume il Cigno Verde – era in realtà quello di manifestare la loro disponibilità a cederli a un prezzo simbolico.

Così, meno di tre anni dopo sono circa 20 le case vendute nel borgo e in via di ristrutturazione, a un prezzo che dai 10.000 ai 30.000 euro.

Il sindaco Verruzzi oggi rivendica il “ritorno di immagine” scaturito dalla sua iniziativa, e registra anche un aumento delle visite turistiche, nella consapevolezza che non basta pagar poco una casa per decidere di stabilirsi in un piccolo comune.