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Torre di 30 metri, 16 sili e geotermia: Lo stabilimento Barilla si rinnova

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Investimento della multinazionale nel quartiere generale di Param dove è prevista la realizzazione di un nuova area dedicata allo stoccaggio del grano e un impianto per la produzione di energia termica per il riscaldamento e il raffrescamento degli uffici

Fonte: La Repubblica.it Parma

Autore: f.n.

Dopo l’inaugurazione del grande stabilimento automatizzato, ecco un’altra novità in arrivo nello stabilimento Barilla di Pedrignano.
La multinazionale ha previsto la realizzazione di sedici sili per lo stoccaggio del grano con un impianto di scambio a ciclo chiuso. In particolare, sarà costruito un locale contenente una "buca" per lo scarico del grano, una torre di pre-pulitura di altezza pari a circa 30 metri e sedici sili in struttura metallica di diametro e altezza pari a circa 20 metri, suddivisi in due batterie da otto per un ingombro complessivo di circa 194 metri per 456 metri e posizionati su una platea in cemento armato.
Le colonne di consolidamento (circa 700) dei sili prevedono l’installazione di un impianto di scambio geotermico a ciclo chiuso e senza prelievi e reimmissioni di fluidi nel sottosuolo. Le colonne saranno dotate di apposite serpentine per il riscaldamento e per il raffrescamento degli uffici mediante collegamento ad una pompa di calore; l’impianto di scambio geotermico utilizzerà acqua della rete dell’attuale stabilimento dell’acqua di pozzo ed è prevista la piantumazione di alberi lungo il perimetro dell’area edificabile.
L’area in cui è prevista la realizzazione del progetto è a sud del quartier generale della Barilla di Pedrignano, nel comune di Parma, in un’area interamente di proprietà della società.
Per quanto riguarda le autorizzazioni degli enti locali, la Conferenza dei servizi ha concluso positivamente i lavori escludendo dalla procedura di valutazione di impatto ambientale il progetto in quanto non sono stati rilevati possibili effetti negativi sull’ambiente.
La Soprintendenza per i Beni Archeologici per le Province di Parma e Piacenza in un primo parere aveva evidenziato la presenza nella zona individuata per gli scavi di "resti strutturali di una vasca di epoca post-antica, che sembra interferire con i sili in progetto e per la quale la società Barilla ha chiesto la possibilità di rimozione" e ha quindi espresso parere favorevole in merito all’istanza di rimozione dei ritrovamenti, "raccomandando in ogni caso una completa e accurata campagna fotografica".
Una prescrizione della conferenza dei servizi indica che qualora, nel corso della successiva progettazione esecutiva, dovesse evidenziarsi il rischio di interferenze negative con il limitrofo sistema geotermico Ikea, dovrà essere tempestivamente valutata e coinvolta la setssa Ikea al fine di una revisione tecnica dei parametri del progetto preliminare e quindi la conseguente valutazione di una nuova procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale.