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Terra e Sviluppo. Decalogo della Terra 2010

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Il primo rapporto sullo stato dei rischi e sulle opportunità offerte dal territorio: la geotermia è tra le opportunità.

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

 Il rapporto “Terra e Sviluppo. Decalogo della Terra 2010 “, realizzato dal Centro Studi del Consiglio nazionale dei Geologi (CNG) in collaborazione con il Cresme, è stato presentato 13 Ottobre ed è il primo ad offrire una visione complessiva dei rischi e delle opportunità offerte dal territorio.

II Rapporto ha dato per la prima volta il quadro sintetico di tutti i rischi che oggi esistono nel nostro Paese: rischi per persone e cose con relativi effetti sociali ed economici che ne deriverebbero se questo rischio fosse gestito.
Il Rapporto è diviso in dieci capitoli che corrispondono ad altrettanti temi, che vanno dallo sviluppo degli insediamenti e il consumo del suolo alle dinamiche demografiche in relazione al territorio; dai rischi idrogeologici (frane e alluvioni) a quelli sismici a quelli dovuti alla presenza di discariche. Il rapporto analizza inoltre quanto e quale sia il livello di pianificazione urbanistica e territoriale e qual è l’ammontare della spesa pubblica e i costi del mancato controllo del rischio, mettendo in evidenza quelli che sarebbero necessari per una gestione ordinaria del rischio.
Nel Rapporto si fa, inoltre, un aggiornamento della mappa dei rischi idrogeologici per il territorio, le popolazioni e il sistema produttivo e sociale del Paese, attraverso l’individuazione delle aree a elevato rischio e la stima del numero dei comuni che si trovano in queste aree. È quindi quantificata la porzione di territorio a rischio a livello regionale, quanta popolazione vi risiede, quante sono le scuole presenti e il patrimonio edilizio residenziale e produttivo che v’insiste.

Tra i tanti rischi che vengono presi in considerazione un accento particolare è dato al rischio idrogeologico con la ricostruzione fatta dal CNG del valore della spesa sostenuta dal 1998 al 2008 che è stata pari a 58 miliardi di euro: un valore che viene rapportato alla dimensione regionale e al numero degli abitanti (spesa pro capite), pesandone l’impegno finanziario rispetto al bilancio pubblico nel suo complesso e a quello allargato.

Lo studio redige anche un’analisi degli appalti pubblici banditi e aggiudicati dal 2002 ad oggi in materia di assetto del territorio, eventi sismici ed episodi connessi a fenomeni d’inquinamento, effettuando una ricognizione di chi spende e come spende.
Il Rapporto aggiorna, inoltre, la mappa dei rischi sismici per il territorio, le popolazioni e il sistema produttivo e sociale del Paese.

Ricostruisce poi l’evoluzione del consumo del suolo evidenziando dove e quanto si è costruito in aree a rischio, quantifica il patrimonio edilizio obsoleto o costruito in assenza di norme antisismiche sia residenziale che non residenziale e aggiornata la mappa dell’abusivismo a livello regionale.

L’unica sezione che non parla di rischi ma di opportunità è quella dedicata alla geotermia.

Questo capitolo è anzi l’occasione per evidenziare le potenzialità del geotermico nell’ambito dell’evoluzione dei sistemi di produzione energetica rinnovabile e per avanzare precise proposte al Governo per garantire il suo sviluppo futuro.