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Tavolo istituzionale sulla Geotermia: i nuovi progetti prendono forma

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Il sindaco di Monterotondo M.mo, Giacomo Termine, traccia alcune brevi note riassuntive dell’incontro svoltosi il 16 settembre scorso

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Si è svolto mercoledì 16 settembre presso la Regione Toscana l’annuale incontro del Tavolo istituzionale sulla Geotermia che vede la Regione Toscana (rappresentata dal nuovo Assessore all’Ambiente Federica Fratoni), i Comuni Geotermici e il CoSviG (Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche) riunirsi per decidere la ripartizione dei fondi a valere sulla produzione geotermoelettrica 2014. Abbiamo incontrato uno degli amministratori presenti, il sindaco di Monterotondo Marittimo, Giacomo Termine.

Signor sindaco, com’è andato l’incontro?

Si tratta di un appuntamento che si colloca in un momento cruciale per la geotermia per la nostra regione, sopratutto con la scadenza della moratoria per la quale abbiamo anche avuto una audizione presso la competente commissione consiliare. Comunque con il tavolo istituzionale si rende palese come la geotermia, se ben gestita, possa essere un incredibile leva di sviluppo, sia per l’occupazione -diretta e indiretta- che per le ricadute economiche che servono per rilanciare l’economia e per la riqualificazione dei nostri centri urbani.

Ma entrando nel merito, quali sono le novità circa la qualità e quantità dei progetti presentati dai comuni?

In merito ai progetti presentanti quest’anno c’è da evidenziare la comune esigenza da parte di tutti i territori di utilizzare le somme derivanti dalla geotermia non solo per le opere pubbliche ma anche per progetti di area nei settori che possono dare una maggiore crescita alle nostre comunità. Già la Regione con una delibera del 2012 aveva stabilito che le risorse delle geotermia dovessero essere impiegate sia per opere materiali che immateriali. Ecco quindi che già quest’anno si è visto il cambiamento verso questa direzione, andando a qualificare lo sviluppo socio economico delle comunità dei comuni geotermici, per fare in modo di sostenere i cittadini nello sforzo di ridurre i possibili disagi legati al vivere in piccoli centri e spesso lontani dalle comodità e dai servizi dei capoluoghi. Quindi la progettualità complessiva vede interventi volti al potenziamento dei servizi sociali, educativi e di sostenibilità ambientale.
 

Oltre alla ripartizione dei contributi avete anche affrontato un tema importante e di ordine strategico, cioè la possibilità di utilizzare il Cosvig come società “in house” per lo svolgimento di progetti strumentali. Cosa ne pensa?

Questo aspetto è stato senza dubbio il passaggio più importante della nostra discussione, perché adesso possiamo dotarci anche dello strumento operativo per attuare questi progetti di area in ambito socio economico. È stato stabilito all’unanimità che Cosvig diventi la leva per agire come strumento di sviluppo locale. Personalmente sono soddisfatto perché, pur ricoprendo questa carica solo da poco più di un anno, ci ho sempre creduto e ho sempre lavorato in questa direzione e sono contento che la decisione sia stata condivisa da tutti. Poi adesso verificheremo dal punto di vista amministrativo come procedere, ma la volontà politica dei soci è stata finalmente sancita.