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Tanto clamor per nulla

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La Regione Toscana rassicura i Consiglieri che avevano presentato interrogazioni in merito ai sondaggi geotermici autorizzati che ad oggi non è stata concessa nessuna autorizzazione a perforazioni.

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

 Un articolo uscito qualche settimana fa sulla stampa locale in merito alla proliferazione di richieste per Sondaggi e perforazioni per il territorio grossetano aveva suscitato preoccupazione in alcuni consiglieri regionali del Pdl e dell’Idv che avevano presentato un’interrogazione all’assessore competente in materia Anna Rita Bramerini.

«La coltivazione geotermica sull’Amiata presenta criticità per le popolazioni delle aree interessate e per l’ambiente circostante»scrivevano nell’interrogazione urgente i consiglieri del Pdl Claudio Marignani e Nicola Nascosti.

«Vogliamo sapere se esiste un progetto complessivo che giustifichi tutte queste richieste di perforazioni geotermiche che sono state avanzate nelle zone della Maremma>> — chiedeva il capogruppo Idv in Regione, Marta Gazzarri, prima firmataria di un’interrogazione urgente a risposta orale, depositata in Consiglio Regionale.

In merito alla questione del presunto boom di richieste di perforazioni la risposta dell’Assessore all’ambiente Bramerini è stata netta: «La Regione non ha autorizzato alcuna perforazione per la geotermia.»

Al momento- ha continuato l’assessore rispondendo in Consiglio Regionale alle interrogazioni «sono arrivate solo richieste per ottenere permessi di ricerca, che sono attualmente in fase istruttoria. Il tutto con il pieno coinvolgimento delle amministrazioni locali interessate.>>

Ed ha aggiunto che «sulla materia la giunta è comunque disponibile al confronto con tutte le forze politiche presenti in Consiglio».

L’assessore regionale Anna Rita Bramerini ha poi dato conto del numero delle richieste presentate per le prospezioni: «In Regione ad oggi sono pervenute circa 30 richieste di permessi di ricerca di risorse geotermiche — ha spiegato l’assessore — in conseguenza del decreto legislativo 22 del 2010, che ha di fatto liberalizzato la geotermia in Italia, e che i consiglieri del Pdl immagino condividano visto che è stato fortemente voluto dal governo nazionale. Le autorizzazioni che saranno rilasciate si limiteranno alla possibilità di effettuare analisi superficiali del terreno e riguardano Comuni in provincia di Grosseto, Siena, Pisa, Livorno e Firenze».

L’aggiornamento normativo cui ha fatto riferimento l’assessore ha, infatti, stabilito che «Le autorità competenti per le funzioni amministrative, ai fini del rilascio del permesso di ricerca e delle concessioni di coltivazione, comprese le funzioni di vigilanza sull’applicazione delle norme di polizia mineraria, riguardanti le risorse geotermiche d’interesse nazionale e locale sono le Regioni o enti da esse delegati, nel cui territorio sono rinvenute ».

Quella in corso è quindi una prima fase di studio- ha spiegato l’assessore che dura in media 4 anni, e che viene autorizzata dopo che la Regione ha fatto una verifica di assoggettabilità alla Valutazione di impatto ambientale; una procedura che richiede obbligatoriamente il parere del Comune interessato.
Qualora la fase di ricerca dovesse produrre esiti positivi e si rendesse necessario approfondire l’analisi e procedere dunque con alcuni saggi esplorativi di perforazione, occorrerà provvedere comunque ad una nuova richiesta di Valutazione di impatto ambientale e anche in questo caso è previsto il rilascio del parere del Comune interessato.

«Risulta pertanto evidente – ha concluso l’assessore – che se un Comune non ha intenzione di veder svolgere attività di ricerca a fini geotermici sul proprio territorio, dispone di tutti gli strumenti per poter intervenire durante la procedura autorizzativa.»

In merito alle preoccupazioni sulla criticità per le popolazioni è utile poi ricordare i risultati dello studio condotto dall’Agenzia regionale per la Salute (Ars) resi noti recentemente da cui emerge che il quadro sanitario della popolazione residente nelle aree geotermiche è in linea con quello regionale