Per gestire la luce con effetti speciali e per creare scenari luminosi senza far lievitare la bolletta elettrica, l’unica soluzione è la domotica. Rispetto ai primi software che consentivano semplicemente di accendere e spegnere le luci e, al massimo, di regolarne la luminosità, la gestione intelligente dell’edificio oggi integra l’illuminazione in scenari dedicati alle più diverse attività della famiglia, per accrescere la sicurezza e il comfort visivo, per gestire l’illuminazione locale per locale in rapporto alla luce esterna, sempre tenendo conto del risparmio energetico.
Rispetto alle prime, elementari funzioni, sta avendo sempre più rilievo – a seguito di gravi episodi di rapine violente – quella di una speciale protezione nelle zone meno visibili dell’edificio, come i garage, l’ascensore, le aree verdi, grazie proprio alle luci. In molti casi è possibile installare fari alogeni molto potenti che, essendo dotati di sensori, si accendono al minimo movimento di estranei in integrazione con allarmi e telecamere anche dall’auto.
Contrariamente a quanto avveniva sino a nemmeno due anni fa, una così grande scelta di manovre non richiede complicati comandi poiché il display di cui sono dotati i sistemi domotici, guida alla scelta in modo veloce, con icone e scritte di grande semplicità. L’esempio più recente, presentato a Euroluce (che chiuderà domani) da BTicino, è un sistema di controllo dei diversi punti-luce della cucina, integrato con la movimentazione delle tapparelle, che prevede anche la regolazione dell’intensità luminosa di ciascuna fonte di luce. L’interfaccia di comando è un’app per iPad intuitiva e interattiva, e sul display viene anche inviato il segnale di conferma dei comandi. Particolarmente flessibile il kit domotico della Schneider che, grazie a un innovativo miniserver embedded e con una grafica raffigurante le diverse funzioni della luce collegata ad altri impianti domestici, consente tramite il touch screen dell’iPhone e dell’iPod, una gestione agile della casa compresi scenari personalizzati. Per grandi appartamenti e ville a più piani, con il Multimedia video touch di Vimar, uno dei più avanzati sistemi domotici, l’utente che desidera scenari di massima integrazione ma senza sprechi energetici, è in grado di controllare qualsiasi sorgente luminosa, anche singolarmente, regolandone i tempi di accensione e l’intensità luminosa e, grazie anche al nuovo Light Control, si possono scegliere effetti speciali con variazioni cromatiche in sintonia con la musica, con lo spettacolo tv, con la presenza di ospiti in interno e all’esterno. Comelit presenta una gestione semplificata dell’illuminazione, dei carichi elettrici, delle tapparelle, del clima, dell’irrigazione, affidando alle lampade la funzione di rilevazione delle presenze, segnalando anche sprechi e rischi. Tutto gestibile da un mini-touch da 3,5" che è possibile distribuire in ogni ambiente e che consente gestioni remotabili.
Il consumo di ogni lampadina-Gewiss, che presenterà in giugno una piattaforma di system integration, con il suo sistema di successo, Chorus, oltre a offrire scenari su misura, grazie a sensori speciali, trasforma le tende in regolatori del clima, che in base all’irraggiamento esterno, si gestiscono e gestiscono l’illuminazione al fine di risparmiare energia. Con Domina Plus e grazie a un nuovo sensore a infrarossi, Ave rileva la presenza e il movimento di chi entra, esce o si ferma nell’ambiente, adeguando alla luce naturale l’intensità luminosa e soprattutto spegnendo ogni lampada quando l’ambiente si svuota. Per chi desidera affidarsi all’intelligenza del "maggiordomo" elettronico di Crestron, uno dei sistemi più avanzati oggi disponibili, per grandi spazi residenziali, con esterni di notevole estensione, potrà contare sulla visualizzazione dettagliata dei consumi e dei costi per ciascun locale, per ogni funzione o scenario, e per ciascuna lampadina. Lutron crea scenari luminosi con illuminazione architetturale, vale a dire un progetto che ogni volta esalta la struttura dell’ambiente, gli esterni e gli interni di pregio, tramite un sottile e sofisticato gioco di luci e ombre. Tutto ciò deriva dalle grandi realizzazioni delle archistar, trasferite nel l’ambito domestico ma sempre con un’attenzione speciale per i costi.
Quanto alla protagonista della domotica, l’umile lampadina presto si libererà del cavo: come hanno decretato il Ces, il Consumer Electronics Show di Las Vegas e il Cedia, l’appuntamento annuale dei progettisti di home e building automation di Denver, potremo comandare tutte le lampadine, una per una o insieme, della casa, e anche da fuori, semplicemente usando la tastiera dello smartphone, grazie a un’app di Insteon, senza che occorra un sistema domotico ma grazie ai microdispositivi ZigBee. Quanto al cavo, le lampadine possono già farne senza, come quelle che si illuminano una volta inserite a pressione in un pannello capacitivo della Atmos, alimentato a 12 volt. E la kermesse mondiale Euroluce, che si è appena chiusa a Milano, ha confermato queste tendenze. Quanto ai risultati in termini di costi e risparmi energetici, il taglio dei consumi sulla bolletta varia, secondo le situazioni, dal 10 al 30% mentre i costi possono partire da poco più di 1.500 euro per un semplice sistema domotico di controllo dell’illuminazione con smartphone a circa 2-3mila euro, in crescita secondo le prestazioni richieste per un’installazione più ricca. Se la domotica viene inserita in fase di costruzione o di ristrutturazione dell’edificio, l’incidenza del costo è molto contenuta, intorno al 2% del totale degli impianti.