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Stati generali della Green economy

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A Ecomondo-Key Energy, il 7 e 8 novembre sarà presentato un Programma per lo sviluppo della green economy, articolata in otto tematiche strategiche, tra cui due riguardano in particolare efficienza e risparmio energetico e le fonti energetiche rinnovabili.

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Ecomondo, la fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile, che si terrà dal 7al 10 novembre a Rimini, sarà la cornice per gli Stati generali della Green Economy, un contributo per far uscire l’Italia dalla crisi.

Gli Stati Generali della Green Economy sono promossi dal Ministero dell´Ambiente e da un Comitato organizzatore composto da 39 organizzazioni di imprese rappresentative della Green Economy italiana, che intendono contribuire all’ elaborazione della strategia nazionale ed europea dopo la Conferenza delle Nazioni Unite di Rio+20.

La proposta programmatica per lo sviluppo della green economy in Italia è articolata in otto tematiche strategiche: l´ecoinnovazione, l´efficienza e il risparmio energetico, le fonti energetiche rinnovabili, il riciclo dei rifiuti, la mobilità sostenibile, le filiere agricole di qualità ecologica, i servizi ambientali, gli strumenti economici. Il processo per arrivare alla proposta programmatica si è svolto attraverso la costituzione di gruppi di lavoro –uno per ogni tematica- e l´organizzazione di numerosi incontri nazionali tematici che hanno coinvolto circa 1000 esperti e rappresentanti di organizzazioni e di imprese.

Il “Programma per lo sviluppo della Green Economy” sarà presentato e discusso con rappresentanti dell’Unione Europea e dell’OCSE, del Governo Italiano, delle principali organizzazioni delle imprese e dei sindacati, del mondo politico e parlamentare, delle associazioni ambientaliste e dei consumatori, di Enti locali e Regioni. Nell’occasione sarà anche presentato un Rapporto sulla Green Economy, realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, in collaborazione con l’Enea.

«Per affrontare la recessione italiana –ha detto Edo Ronchi, Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e del Comitato organizzatore– servono idee e iniziative per innovare, convertire, differenziare produzioni di beni e servizi per rilanciare nuove possibilità di sviluppo. La green economy è, in particolare in Italia, fra le poche possibilità concrete per aprire le porte a nuove prospettive. Per non perdere questo treno è necessaria una visione delle dinamiche in atto su scala ormai globale, perché se non si sa dove andare, non si coglierà mai alcun vento favorevole. Occorre inoltre favorire con continuità, senza arresti e ripensamenti che alimentano un clima di incertezza, lo sviluppo di settori strategici dalla diffusione dell’ecoinnovazione delle nostre produzioni manifatturiere allo sviluppo del riciclo e della chimica verde, dallo sviluppo delle energie rinnovabili al risparmio energetico, dalle filiere agricole di qualità ecologica ai mezzi e sistemi per una mobilità sostenibile».

Sul tema delle energie rinnovabili, i dati del rapporto sulla Green Economy, indicano un trend particolarmente positivo, con la Cina in testa, ma che riguarda anche paesi in cui la recessione economica si è fatta sentire in maniera palese.

La metà di tutta la nuova potenza installata nel settore elettrico mondiale nel 2011 è stata, infatti, rinnovabile; in Europa, si è raggiunto addirittura il 71%.

Il tasso maggiore di crescita è stato registrato dagli impianti fotovoltaici (+74%), che hanno rappresentato il 30% della nuova capacità di energia da fonti rinnovabili, per un totale di 47 nuovi GW installati.

L’eolico, sebbene sia cresciuto di meno, ha raggiunto gli 84 GW totali di potenza installata.

Nel 2011 in Cina, sono stati investiti nel settore delle rinnovabili 51 miliardi di dollari; sono 48 i miliardi che sono stati investiti negli Stati Uniti, 31 miliardi in Germania e ben 29 miliardi in Italia.

Il nostro paese si attesta quindi al quarto posto al mondo per gli investimenti nell’energia pulita, investimenti che non hanno riguardato però le ricerche per lo sviluppo di nuove tecnologie.

Il programma che sarà presentato a Rimini per lo sviluppo della green economy, sarà un contributo per far uscire l’Italia dalla crisi e varare, col metodo dell’elaborazione partecipata, una piattaforma programmatica per lo sviluppo del settore dell’economia verde in modo da approfondire la visione lanciata col Manifesto per un Futuro Sostenibile dell’Italia (www.manifestofuturosostenibile.it) dai gruppi di lavoro.

«La green economy –ha detto il ministro dell’Ambiente Corrado Clini– è lo strumento più appropriato per la crescita sostenibile. Gli Stati Generali saranno un’occasione significativa per presentare a livello nazionale il programma per la crescita verde dell’Italia, arma efficace per combattere la crisi. Nel nostro Paese ci sono molte potenzialità che vanno fatte emergere. Oltre al decreto Sviluppo, stiamo finalizzando altre misure per aiutare le energie rinnovabili, grazie anche al contributo delle Regioni e delle autonomie locali. Come ministero siamo impegnati per trovare le risorse per sostenere le nuove tecnologie, per rendere le nostre imprese più competitive, tutelare le risorse idriche e gestire in modo efficiente il suolo».