“Il Comune di Radicondoli ha segnalato alla Provincia di Siena, fin dal 2013, i problemi che i cittadini sono costretti ad affrontare, ogni giorno, per la chiusura della Strada Provinciale 35. Oltre ai disagi legati all’aumento dei tempi di percorrenza, abbiamo evidenziato quanto la nostra comunità stia pagando sulla propria pelle, da due anni, le problematicità derivanti dall’isolamento territoriale, in termini di riduzione della qualità della vita e di danni economici per le attività produttive”. Con queste parole il sindaco di Radicondoli, Emiliano Bravi è intervenuto in merito al grido di allarme lanciato dai cittadini e da alcuni imprenditori sulla chiusura dal 2013 di un tratto di strada della Sp35, che penalizza ogni giorno l’unico collegamento verso la provincia di Pisa.
“La Sp 35 – ha precisato ancora Bravi nel suo intervento – è un’arteria sulla quale la Provincia ha una competenza unica e diretta, alla quale il Comune di Radicondoli non può sostituirsi. In questi due anni abbiamo sempre trovato da parte dell’amministrazione provinciale disponibilità di ascolto e confronto senza riuscire, però, ad arrivare a soluzioni meno impattanti sulla comunità e, soprattutto, alla possibilità di intervenire definitivamente sulla frana e sul ripristino della viabilità. La situazione in cui versa il bilancio della Provincia e i continui tagli imposti dal governo, purtroppo, non hanno aiutato chi in questi anni ha cercato, insieme al Comune, di impostare almeno una strategia di intervento”. Una problematica che va avanti dunque da ormai due anni e che nessuno per adesso si è deciso a risolvere: è per questo infatti che il Comune di Radicondoli ha deciso di dire basta e fare in modo che possa essere fatto qualcosa di concreto in tempi brevi.
“Ci uniamo al grido di allarme lanciato dalla nostra comunità – è l’appello del primo cittadino di Radicondoli – e chiediamo che, oltre alla viabilità alternativa, la Provincia individui azioni migliorative, contando come sempre sulla collaborazione fattiva del nostro Comune”.