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Sottoscritto un protocollo d’intesa dei territori virtuosi

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Lo sviluppo del principio di far sistema all’interno e con altri territori virtuosi d’Italia. E’ questo lo spirito dell’accordo sottoscritto dal Distretto delle Energie Rinnovabili della Toscana, dal distretto G. Mongioie (il Comprensorio certificato Emas più esteso d’Europa) e dal G.a.l. delle Montagne Vicentine.

Fonte: Greenreport

Autore: Greenreport

 Proprio quest’ultimo è considerato l’avamposto nel Nordest dello sviluppo dell’economia della sostenibilità e scenario competitivo fra dinamiche dello sviluppo socio-economico per la presenza di micro-sistemi produttivi locali orientati allo sfruttamento delle energie rinnovabili. In questo ambito è decollata anche una seconda iniziativa, tesa a promuovere il network dei distretti, nata per individuare anche piccole località d’eccellenza in ogni regione e per stimolare la crescita sociale ed economica attraverso l’applicazione di innovativi metodi di conoscenza energetico-ambientale. 

Tra gli obiettivi perseguiti vi è quello della valorizzazione dei rispettivi marchi ai fini della tracciabilità delle eccellenze locali, attraverso la promozione  delle filiere presenti nei tre comprensori. 

Il consorzio e le due società, dopo aver sottoscritto l’accordo, intendono attivare per il 2010-2012 una collaborazione finalizzata a promuovere una campagna di sensibilizzazione articolata a tre distinte aree operative.

In particolare sono previste le applicazioni di buone pratiche, la ricerca ed il trasferimento di tecnologie, la comunicazione e il confronto con altre realtà simili. Alla base c’è l’idea che affonda le radici in un’area disomogenea a forma di triangolo. A Nord Ovest  si tirano le fila del "Progetto Alpi del mare", portato avanti dalla Camera di Commercio di Cuneo, antesignano del programma più ampio dell’Euroregione Alpi- Mediterraneo.

In sostanza, grazie a quest’accordo, si coordinano i tre poli, effettivi pilastri di un modello di sostenibilità che caratterizza un razionale piano di sviluppo locale. Un modello sostenuto e realizzato anche grazie all’impegno dei sindaci (c’è stata un’adesione compatta all’iniziativa europea  Patto dei sindaci), nella lotta ai cambiamenti climatici, puntando alla realizzazione di interventi integrati e complementari per uno sviluppo socio-economico dei territori e per la valorizzazione delle risorse locali nel rispetto della sostenibilità ambientale.