Collaborazione alla Smith Bits per avere la lista degli ex lavoratori dell’azienda di Saline di Volterra, con le relative competenze professionali, per provare a ricollocarne una parte nelle imprese della zona. È quanto chiedono i sindaci della Valdicecina alla multinazionale degli scalpelli petroliferi, dopo aver avanzato la richiesta all’ufficio risorse umane e aver ottenuto una risposta piuttosto fredda. «Ci hanno detto che avrebbero chiesto l’autorizzazione – spiega il sindaco di Pomarance, Loris Martignoni – Noi, però, ci attendiamo piena collaborazione per poter dare un aiuto a chi ha perso il lavoro». Ottanta da ricollocare. Il tentativo è quello di facilitare l’incontro tra le opportunità di lavoro della zona e le professionalità di operai che hanno raggiunto un elevato livello di competenze nel settore metalmeccanico. «Per molti di loro la situazione non è facile – aggiunge Martignoni – Sappiamo che, sui 106 che hanno preferito prendere la buonuscita e la strada della mobilità volontaria, 80 hanno bisogno di una ricollocazione. Ed è per loro che stiamo lavorando. Sappiamo anche che la legge non obbliga Smith Bits a darci quello che abbiamo chiesto. Ma vorremmo instaurare un rapporto di collaborazione reciproco per il bene dei lavoratori e delle loro famiglie». In attesa di risposte da Roma. Il tutto mentre si prepara l’incontro al Ministero dello sviluppo economico (Mise) tra Regione, Eni, Enel e Schlumberger per provare a dare vita a un polo per la logistica, la manutenzione e i servizi dell’industriale energetica. Si tratta del secondo appuntamento, dal quale si spera possano arrivare risposte alle richieste avanzate dal presidente della Regione, Enrico Rossi, sulla creazione di un sistema d’imprese a cui far affluire commesse e creare posti di lavoro. «Le aziende coinvolte nel confronto hanno avuto due mesi per riflettere sulla proposta della Regione – dice ancora il sindaco di Pomarance – Speriamo emergano elementi positivi, perché questo territorio ha bisogno di creare basi solide dal punto di vista occupazionale ed economico, soprattutto in chiave futura». Le richieste alla Regione. Un progetto ambizioso, di non facile attuazione. E che ha bisogno anche di facilitazioni normative e contributive per le eventuali aziende che s’insedieranno in Valdicecina. Oltre a un collegamento col piano che la Regione sta preparando per la costa tirrenica. Due contesti che i sindaci hanno proposto alle varie commissioni regionali che hanno visitato la Valdicecina in queste ultime settimane.