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Smith, l’illusione della svolta. Poi la doccia gelata

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Aperture sul ritiro della mobilità al vertice coi sindacati. La politica festeggia, ma l’azienda frena

Fonte: Corriere Fiorentino

Autore: C.C.

La giornata si era aperta con un moderato ottimismo da parte di lavoratori e sindacati mentre la politica già salutava la svolta come una propria vittoria. Poi la doccia gelata. Parliamo della Smith Bits, la multinazionale che produce macchinari per l’industria petrolifera cha a fine aprile aveva decretato la messa in mobilità ai 193 dipendenti dello stabilimento di Saline di Volterra.

Ieri il secondo incontro tra la Smith Bits e i sindacati aveva fatto pensare a un parziale ripensamento sui licenziamenti e sulla chiusura del sito produttivo, insieme alla disponibilità ad attivare gli ammortizzatori sociali in vista dell’incontro di oggi convocato dal ministero per lo sviluppo economico, a Roma.

Ma è stata la stessa azienda, con una nota in serata, a placare gli animi.«La Smith — si legge — ha comunicato la disponibilità a cercare soluzioni alternative alla chiusura, che devono però ancora essere verificate e sottoposte all’approvazione della direzione di Smith Bits. Di conseguenza, ad oggi la posizione dell’azienda rimane invariata». Insomma, a decidere sarà il vertice americano, in attesa del piano industriale di metà giugno.

Una vera frenata dopo i commenti positivi che si erano rincorsi nel pomeriggio: «Abbiamo bloccato una bomba a orologeria che sarebbe scoppiata il 10 luglio – aveva detto Andrea Pagni, delegato sindacale – Ora vanno scoperte le carte, ma un primo risultato l’abbiamo ottenuto». «Una notizia che ha molto valore – aveva aggiunto il sindaco di Volterra, Marco Buselli – e mostra la forza e la dignità che questa comunità ha saputo esprimere». «L’azienda si è impegnata a ritirare i licenziamenti, avviare gli ammortizzatori sociali e a presentare un piano industriale — si era affrettato a dire il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi — Ed Eni ed Enel hanno dato disponibilità ad incontri tecnici». Chi non si era sbilanciato erano state le sindacali: «Consideriamo l’apertura un primo, importante, risultato frutto della straordinaria mobilitazione dei lavoratori e dell’impegno di tutte le istituzioni», avevano detto Cgil, Cisl e Uil. La mobilitazione non si interrompe: «Proseguirà ora più che mai, con maggior convinzione e determinazione», all’incontro a Roma oggi saranno presenti i lavoratori con tre pullman. Col segretario provinciale della Cgil Gianfranco Francese che lancia un messaggio al ministero: «Siamo curiosi di sapere cosa ha da proporre, vista la grande sollecitudine nella convocazione dell’incontro».