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SMITH: Invitati da Santoro, parlano il… giorno dopo

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UN’APPARIZIONE lampo sul palco fiorentino dove aleggiava, sorniona, l’aura messianica di Michele Santoro.

Fonte: La Nazione, Cronaca di Livorno

Autore: Ilenia Pistolesi

Gli operai Smith vanno in onda ad un orario improponibile (era passata abbondantemente la mezzanotte). Ossia dopo tre ore infinite di uno show che ha preferito al dramma di Saline, una «soporifera» Sabrina Ferilli che – in abitino griffatissimo – ha sfoderato una verve da vererana della sinistra. Quindi tocca sorbirsi pure l’altra, la Parietti nazionale, che stenta a trattenere la commozione nel ricordo di Don Gallo. Giudicate voi. Dal palco parla per le tute blu, in quei pochi attimi concessi da Servizio Pubblico, Andrea Marmelli (erano esattamente le 00.18): «Ci hanno detto che non siamo più strategici. Ma non eravamo in passivo. Da quel giorno, abbiamo subìto un’escalation di continue provocazioni dal nostro management, per poi essere messi in libertà. Che sembrerebbe una bella parola, ma che invece significa andare a casa senza stipendio. E’ l’ora di finirla con le multinazionali che vengono in Italia, ci sfruttano all’osso, e se ne vanno dall’oggi al domani».

 

E POI la richiesta al Premier Renzi: «Il problema non è locale, ma governativo». E dal pubblico non sono mancati gli sfottò per lo spazio ridicolo che Santoro ed i suoi hanno concesso agli operai: «Vanno fatte prima queste comunicazioni, e non a mezzanotte e mezzo», ha gridato qualcuno dalla platea. Del materiale girato dalla trasmissione nei giorni scorsi a Saline non è andato in onda neppure un frame. Davvero uno smacco incredibile. E meno male che la delegazione operaia ha potuto tessere contatti nel backstage del programma: da Bianca Berlinguer, ai giornalisti santoriani Sandro Ruotolo e Marco Travaglio, passando dal rapper J-Ax, che ha tenuto ben stretta fra le mani la maglia-simbolo della lotta. Ma soprattutto i dipendenti hanno parlato con il leader della Fiom Maurizio Landini, che sta già seguendo questa intricata vertenza. Intanto, in attesa del tavolo al Mise, la Cgil ribadisce, in una lettera spedita ai vertici dell’azienda, la volontà dei dipendenti di riprendere l’attività.