Si avvicina il momento della verità per gli ex lavoratori della Smith Bits, ma anche per l’intera Valdicecina. Martedì 24 febbraio, infatti, ci sarà il tanto atteso incontro tra i vertici della Regione da una parte e sindacati, sindaci e rappresentanza degli ex dipendenti dell’azienda di Saline di Volterra. Un appuntamento a cui tutti guardano con grandi aspettative rispetto al possibile sviluppo del polo per la manutenzione, la logistica e i servizi per l’industria energetica. In pratica s’incomincerà a capire quali sono i piani del presidente Enrico Rossi per questa parte di Toscana alle prese con una crisi economica probabilmente più forte che in altri territori. L’incontro ruoterà attorno alle misure individuate dalla Regione per il sostegno al reddito degli ex operai di Smith ai quali scadrà il periodo di mobilità tra agosto di quest’anno e febbraio 2017. Un altro tema sarà quello del progetto a cui la Regione dice di lavorare dai tempi della vertenza all’azienda di scalpelli petroliferi e che è stato discusso al tavolo ministeriale tra Enel, Eni e Schlumberger, con queste ultime due società che hanno subito abbandonato ogni tipo di confronto. Enel è l’unica ad aver dato disponibilità a far parte della creazione di quel famoso polo. Ma ora i sindaci e i sindacati vogliono conoscere gli eventuali passi avanti che sono stati fatti da parte di Rossi. E nel confronto sarà inserito anche il recente annuncio d’investimento da 600 milioni in Toscana da parte di General Electric. «Vogliamo sapere se ci saranno sviluppi anche per Saline e la Valdicecina – afferma il sindaco di Pomarance, Loris Martignoni – e se c’è allo studio un piano per convogliare in questo territorio le risorse che GE riverserà sul laboratorio di Sesta a Radicondoli, i progetti di esplorazione geotermica e gli appalti di Enel». Temi, questi ultimi due che stanno facendo notevolmente discutere. «Per quanto riguarda la geotermia – riprende Martignoni – abbiamo intenzione di chiedere alla Regione di fare chiarezza. Le richieste di sperimentazione della media e bassa entalpia non porteranno grandi numeri occupazionali. Mentre abbiamo un colosso come Enel Green Power che ha intenzione di costruire due o tre centrali per lo sfruttamento della alta entalpia. Credo che si debba dare precedenza a questo, perché è garanzia di posti di lavoro e di di giusto utilizzo della risorsa naturale. Sul fronte degli appalti di Enel che si aggirano sui 120 milioni di euro l’anno di cui solo 15 restano in Valdicecina avremo presto un confronto con la società per il monitoraggio dell’accordo che abbiamo sottoscritto per aumentare il numero, e quindi l’entità economica, di appalti destinati ad aziende della zona». Insomma, il tempo delle supposizioni sembra in dirittura di arrivo. Tra poco più di due settimane sapremo molto di più rispetto a ora sul futuro di questa terra che non sembra intenzionata ad arrendersi alle infinite difficoltà.