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Smith, fazzoletti bianchi e striscioni

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I preparativi per il passaggio del Giro d’Italia: così la Valdicecina mostrerà all’Italia sportiva la difesa dei posti di lavoro

Fonte: Il Tirreno, Cronaca di Livorno

Autore: Andreas Quirici

Fazzoletti bianchi alle finestre delle case e alle tende o vetrine dei negozi. Ma soprattutto striscioni, tanti striscioni preparati dagli operai della Smith e dagli abitanti della Valdicecina per dire no alla chiusura dello stabilimento da mettere in bella mostra oggi al passaggio del Giro d’Italia. Un lavoro frenetico che ha coinvolto gli operai e le loro famiglie, oltre a semplici cittadini e commercianti. Una dimostrazione ulteriore di unità, evocata anche dai sindsci della zona, che si è manifestata in centro a Saline, nel cuore di Pomarance e, ovviamente davanti alla Smith. Ma nelle ultime ore la mobiltazione è proseguita per distribuire "pezzi di protesta" un po’ ovunque in Valdicecina. Come le stampe in grandi dimensioni delle foto fatte durante la manifestazione a Pisa, sotto la Torre pendente. "Le distribuiremo in centro a Pomarance – spiega Nicoletta Pruneti – perché dobbiamo dare visibilità a questa vicenda che coinvolge tutti". La donna ha il marito che lavora alla Smith, Alessandro Rossi. La coppia ha passato la serata di martedì a confezionare quattro striscioni che poi sono stati affissi in centro a Pomarance, compresa la faccia del Comune. I due hanno lavorato insieme a Moira Zani, Dario Siano, Robetto Mori, Alessandro Soldi, Simona Nannini, Lorenzo Carmignani, Simonr Tanzini, Simone Amadori, Francesco Baldassari e Chiara Bardi. Uno degli striscioni, sistemato alla rotonda di pomarance, recita: "Smith chiusa, Valdicecina in ginocchio". Una frase ideata dalle donne del gruppo. «Inizialmente doveva essere Smith chiusa, Valdicecina morta – racconta Pruneti – Ma vi sembrava troppo macabro e comunque sbagliato, visto che noi vogliamo vivere e continuare a farlo in questa terra. È per questo che lottiamo». In serata, alcuni lavoratori si sono riuniti per creare uno striscione da posizionare a terra e farlo vedere alle telecamere degli elicotteri anche a Pomarance. Ma una cosa è certa: la gara non sarà bloccata. Oggi la Valdicecina sarà sotto i riflettori e sarà l’occasione per portare ancora di più visibilità alla vertenza della Smith, in un contesto paradossale. Alla Smith, infatti, continuano ad arrivare commesse di scalpelli per le perforazioni petrolifere. Anche ieri una società del Kazakistan ha chiamato per un ordinativo. Ma quando da Saline è stato chiesto se erano a conoscenza del pericolo di chiusura, dall’altro capo del filo l’interlocutore è caduto dalle nuvole: "What? It’s impossibile".