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Smith e Solvay, il sindaco scrive ai candidati presidenti della Regione

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Una lettera aperta a tutti i candidati a presidente della Regione, «affinché venga preso l’impegno a chiedere ed ottenere che almeno un terzo delle royalties che Solvay versa annualmente a Stato e Regione (circa tre milioni di euro) per le concessioni minerarie che insistono sul nostro territorio, venga dirottato su Saline di Volterra tramite il Comune».

Fonte: GoNews.it

Autore: Comune di Volterra – Ufficio Stampa

A scriverla il sindaco di Volterra Marco Buselli «anche a fronte della gravissima situazione che coinvolge in questi giorni un’azienda di eccellenza a livello internazionale, quale la Smith di Saline di Volterra». «Mi trovo costretto infatti ad illustrarti una situazione molto critica – scrive il sindaco di Volterra – , che interessa proprio l’area di Saline di Volterra e più in generale la Val di Cecina. A fronte dell’attività mineraria di Solvay, multinazionale belga che estrae sale dal sottosuolo del Volterrano e della Val di Cecina per trasformarlo 40 km più a valle, nel comune di Volterra si verificano subsidenze, camini di collasso ed altri fenomeni che impediscono uno sviluppo coerente ed armonico del territorio. L’abitato di Saline di Volterra è praticamente accerchiato dalle concessioni minerarie. Mentre poi i vicini Comuni geotermici ricevono un indennizzo proporzionato da parte di Enel, anche sotto forma di posti di lavoro riservati, come compensazione per l’impatto della geotermia, Volterra – spiega il primo cittadino – non gode di criteri perequativi seri, dal momento che circa tre milioni di euro annui verrebbero versati a Stato e Regione, oltre a non avere ritorno occupazionale, pressoché rivolto al Comune di Rosignano dove risiede lo stabilimento di trasformazione e dove sono occupate un migliaio di persone. Inoltre un accordo del ’96 tra Stato e multinazionale Solvay decuplica la possibilità di estrazione fino a livelli giudicati insostenibili, che secondo stime attendibili, provocherebbero l’esaurimento del salgemma entro trenta anni. In aggiunta la multinazionale preleva una percentuale ingente dell’acqua dal fiume Cecina con aggravi, di fatto, sugli usi civili e agricoli. Nessuna possibilità di addivenire ad una modifica degli accordi in occasione del rinnovo delle concessioni è stata possibile. Da sottolineare che il rinnovo delle concessioni, da poco varato dalla Regione, impegna appunto per trenta anni, vale a dire il tempo stimato per l’esaurimento delle riserve». «Mentre i Comuni geotermici traggono benefici dall’estrazione della loro riserva rinnovabile di vapore – sottolinea il sindaco Buselli -, Volterra trae danni dal consumo della propria riserva non rinnovabile; ciò determina una forte discriminazione tra cittadini di uno stesso territorio e rischia nel lungo periodo di ingenerare anche tensioni sociali». Per questo il primo cittadino chiede ai candidati alla presidenza della Regione Toscana «di prendere a cuore questa situazione, perché il senso di impotenza, a fronte di una ormai necessaria rivisitazione dell’accordo di programma, è la sensazione che meglio ci rappresenta, dal momento che prima del rilascio delle concessioni in questione, non sono state acquisite serie garanzie per la tutela e lo sviluppo di Volterra e del suo territorio». «Si stima che l’abitato di Saline di Volterra necessiti di milioni di euro per abbattere il rischio idrogeologico esistente – conclude il sindaco di Volterra – , e per creare condizioni di sviluppo e rilancio dell’occupazione, partendo da agevolazioni alle realtà esistenti».