Le scriventi Segreterie Regionali di FILCTEM-CGIL FLAEI-CISL e UILTEC-UIL richiedono l’apertura delle procedure di raffreddamento e conciliazione come previsto dalle vigenti norme di legge e di contratto.
La motivazione della richiesta risiede nel mancato inserimento di parte della produzione elettrica da fonte geotermica, in particolar modo per quanto riguarda la geotermia tradizionale, nel sistema incentivante previsto dal c.d. decreto FER 1 predisposto dal MISE (tutt’ora oggetto di parere da parte della Commissione UE) e, secondo le dichiarazioni di alcuni esponenti della maggioranza di governo, anche dal c.d. decreto FER 2 di prossima emanazione.
Fino ad oggi, anche grazie agli incentivi sulla produzione geotermoelettrica, l’Italia ha assunto un ruolo da leader mondiale in questo settore.
La Toscana copre oltre il 30% del fabbisogno elettrico regionale attraverso la coltivazione di una fonte universalmente riconosciuta rinnovabile e a basso impatto ambientale.
Inoltre, importanti aree del territorio regionale, considerate zone a declino industriale (nelle provincie di Pisa, Siena e Grosseto), possono contare sulle ricadute occupazionali della geotermia e su quelle economiche collegate ai canoni e contributi di concessione.
Oltre a questo non è da sottovalutare il fatto che gli incentivi hanno permesso un continuo processo di ricerca e sviluppo su nuovi e più efficienti sistemi di abbattimento di gas climalteranti che stanno aprendo le porte a una nuova fase nella produzione di energia da fonte geotermica, riconosciuta anche dalla recente legge regionale sulla geotermia.
Sul decreto FER 1 ci preme, infine, ricordare che, oltre agli esponenti delle Amministrazioni locali e delle categorie economiche, anche la Conferenza Unificata – convocata dal MISE il 20 dicembre 2018 – ha espresso parere contrario.
Per quanto sopra è nostra intenzione intraprendere iniziative sindacali di lotta e protesta (che coinvolgeranno i dipendenti della Società Enel Green Power delle provincie di Pisa, Siena e Grosseto) prima delle quali chiediamo di essere convocati per esperire il previsto tentativo di conciliazione.