Home Cosvig Silvestrini (Kyoto Club): «Servono scelte anticicliche sull’energia per rilanciare l’economia»

Silvestrini (Kyoto Club): «Servono scelte anticicliche sull’energia per rilanciare l’economia»

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Gianni Silvestrini espone le proposte che verranno presentate al Forum di Quale energia in programma il 6 e il 7 a Firenze

Fonte: greenreport.it

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Domani a Firenze (Palazzo Medici Riccardi, via Cavour 1), si apre il quarto Forum nazionale QualEnergia, "Da Fukushima al rilancio dell’economia" che affronterà il tema energetico da diversi punti di vista (produzione, consumi, efficienza) ma mettendo in particolare a fuoco, le prospettive della green economy.
Greenreport ha chiesto a Gianni Silvestrini direttore scientifico di Kyoto club (che insieme a Legambiente e Editoriale Nuova Ecologia ha organizzato l’iniziativa fiorentina), quali saranno le proposte "forti" che verranno presentate al Forum.
«Stiamo vivendo un momento di sbandamento rispetto alle strategie energetiche del paese accentuato dopo il referendum ma che viene da più lontano. Invece in un momento di crisi economica come quello che stiamo attraversando le scelte energetiche, in senso anticiclico potrebbero avere effetti positivi per rilanciare l’economia. Ci sono poi le prospettive di lungo periodo, cosà farà l’Italia in campo energetico nei prossimi decenni è quello che chiediamo e le scelte, ricordo, dovrebbero essere fatte in coerenza con quelle compiute dall’Europa e agli obiettivi che si è posta al 2050. Ad esempio se si sceglie la strada del carbone a Porto Tolle ci saranno poi delle conseguenze. Quindi è necessario capire cosa vuol fare l’Italia su produzione, reti, accumuli smart gride… e dare una visione di futuro in maniera sinergica e condivisa con l’Europa. In tal senso aspettiamo di sapere cosa uscirà dalla Conferenza nazionale energetica che si dovrebbe tenere a novembre».
Sul piano della riduzione dei consumi e sull’efficienza energetica cosa proporrete?
«In questo caso va rotto il paradigma che vede i consumi sempre in crescita. Si possono stabilizzare e poi pensare a ridurre come ha fatto la Germania che punta ad una contrazione della domanda di energia primaria del 20% entro il 2020 e di quella elettrica del 10%».
Nel breve-medio periodo ci sarebbe da dare gambe agli impegni presi dal governo, e questo rientra ci pare nell’iniziativa che terrete sempre domani ma a Roma.
«Esatto. Scadono i termini entro i quali il Governo avrebbe dovuto emanare i decreti attuativi per aspetti fondamentali nella gestione delle fonti rinnovabili, elettriche e non, l’efficienza energetica ed il biometano. Dal "burden sharing" che definisce gli obbiettivi vincolanti sulle energie verdi per le Regioni, alle norme mancanti sugli incentivi per le fonti rinnovabili elettrice e termiche, a quelle per l’efficienza energetica. Noi faremo un seminario dove verranno forniti i dati su quali e quanti ritardi si stanno accumulando che vuole essere di stimolo al governo».
Per sollecitare il governo Kyoto Club presenterà il "ritardometro" che sarà avviato sul sito dell’Associazione da lunedì 10 ottobre.