Giani: «Un’occasione per una generale riflessione sullo sviluppo della geotermia. Non deve più accadere che vi siano esitazioni sulla sua valenza strategica»
In attesa di tornare al ministero dello Sviluppo economico (MISE) per proseguire il confronto in essere sugli incentivi alla geotermia nel decreto FER2 – dalla Giunta Regionale Toscana anticipano che l’incontro è previsto per settembre, dopo il tavolo dello scorso 18 luglio – la Regione, per assicurare la vicinanza ai lavoratori del comparto e favorire le migliori condizioni di sviluppo per la Toscana, ha fissato un Consiglio Regionale straordinario sulla geotermia a Larderello.
Un appuntamento che nasce da una richiesta esplicita avanzata dagli oltre 5mila cittadini aderenti al movimento GeotermiaSì, perorata dai consiglieri regionali del territorio e infine fatta propria dalla stessa presidenza del Consiglio regionale. Inizialmente previsto per il 24 luglio, il Consiglio straordinario è adesso in agenda per il 1 agosto a Larderello.
«Credo opportuno che l’aula consiliare, per affrontare il tema della geotermia, si svolga proprio nei luoghi dove 115 anni fa, il 4 luglio 1904, il marchese Piero Ginori Conti, con i soffioni e una rudimentale dinamo, accese le prime cinque lampadine elettriche – spiega il presidente dell’Assemblea toscana Eugenio Giani – La geotermia è fonte rinnovabile di assoluta importanza nel mondo e la Toscana ha il pregio, come prima regione, di aver potuto sfruttare e valorizzare».
Da qui la necessità «di continuare a essere Regione che guarda al futuro, favorendo l’innovazione, la modernizzazione e un sempre più razionale uso degli impianti». Per il presidente del Consiglio occorre dunque «un’occasione per una generale riflessione sullo sviluppo della geotermia, al di là del momento contingente che ha visto eliminare dal decreto FER1 i finanziamenti, pur oggi promessi nel FER2. Non deve più accadere che vi siano esitazioni sulla valenza strategica della geotermia per la produzione di energia elettrica che riduce sempre più la dipendenza dal petrolio».
Anche perché, ricordiamo, la geotermia, oltre a rappresentare una fonte rinnovabile indigena e peculiare della Toscana, ha il grande pregio di poter fornire direttamente calore oltre a essere impiegabile per la produzione di energia elettrica, senza subire oscillazioni legate alle condizioni meteorologiche cui altre fonti come quella fotovoltaica, eolica o idroelettrica si trovano soggiogate. Una combinazione unica di caratteristiche che rende la geotermia importante leva per lo sviluppo e la diversificazione economica del territorio, legandosi già oggi ad attività che spaziano dalla produzione di birra a quella di spirulina, dall’offerta museale a quella turistica.
«Alla Regione e al presidente Giani che hanno accettato l’invito rivolto dai cittadini di GeotermiaSì va il nostro plauso, dimostrano attenzione alla comunità locale – ha commentato nei giorni scorsi Emiliano Bravi, presidente del Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche – Spero vivamente che tutti abbiano capito che la geotermia è una risorsa per i territori locali, per la Toscana e l’Italia intera. L’importante è che si tratti di un Consiglio aperto al confronto e che ognuno metta da parte eventuali stilismi politici, da una parte e dall’altra: lottiamo tutti per lo stesso obiettivo, ovvero lo sviluppo di queste zone».