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Si aggiorna la mappa dell’energia geotermica degli Stati Uniti

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Ricercatori statunitensi hanno completato l’aggiornamento della mappa geotermica del Nord America. L’associazione di settore preme perché la mappatura copra l’intero territorio USA. In ballo c’è una “miniera” di energia dal sottosuolo valutata 50 mila MW

Fonte: Zero Emission News

Autore: a.b.

Negli Usa si affina la ricerca di nuovi “punti caldi” per estrarre energia geotermica. I ricercatori dell’istituto di ricerca statunitense Southern Methodist University (SMU) Geothermal Lab hanno recentemente completato l’aggiornamento della mappa geotermia del Nord America. Come ha spiegato il coordinatore della ricerca, Maria Richards “Questo pluriennale sforzo, sostenuto da una generosa donazione da Google.org, prevede l’aggiunta di oltre 30.000 nuovi punti di riferimento e ci ha permesso di migliorare la precisione e il dettaglio delle mappe relative al flusso di calore e alla temperatura di profondità”. La stessa coordinatrice ha sottolineato che c’era una particolare attenzione sulle risorse degli Stati Uniti orientali a livello regionale. Proprio a questo riguardo i ricercatori hanno inaspettatamente scoperto hot spot geotermici in West Virginia, in grado di far registrare temperature fino a 200 °C a una profondità di “soli” 5.000 metri. La scoperta di queste enormi potenzialità stimola il settore, tanto che Karl Gawell, direttore esecutivo della Geothermal Energy Association ha richiesto che venga sostenuta un’iniziativa nazionale di esplorazione geotermica con l’obiettivo di sviluppare una risorsa strategica geotermica che possa fruttare potenzialmente 50.000 megawatt. Per questo i ricercatori della SMU Geothermal Lab sono concentrati nel riuscire a sollecitare il DOE – Dipartimento dell’Energia statunitense per sovvenzionare la ricerca tesa alla mappatura completa di tutto il territorio nazionale.