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Sgravi fiscali per interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica in edilizia: due guide per modalità e adempimenti

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L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la versione aggiornata della Guida sulla detrazione fiscale del 50% per le ristrutturazioni edilizie, mentre Edilportale ne ha redatta una per la riqualificazione energetica degli edifici

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Le ristrutturazioni in edilizia sono considerate un asse strategico fondamentale per raggiungere uno degli obiettivi fissati dall’Europa nella direttiva 20-20-20 che si propone di ottenere entro il 2020 il 20% in più di copertura del fabbisogno energetico con fonti rinnovabili, il 20% in meno di emissioni di anidride carbonica e il 20% in più di efficienza energetica.
L’edilizia in Europa è, infatti, responsabile da sola di oltre il 40% del consumo di energia primaria per lo più non rinnovabile. Il dato è valido anche per la realtà italiana, fotografata in occasione dell’evento “Comfort Technology. Progettare l’efficienza” tenutosi recentemente presso la Facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza di Roma.
I numeri resi noti indicano, infatti, che il 63% del totale del patrimonio edilizio pubblico italiano ha più di 35 anni; il consumo annuo per unità di superficie (circa 250 kWh/mquadro) è nettamente superiore alla media di quello degli altri paesi europei (stima “Brita PuBs”) e i consumi energetici generano una spesa annua complessiva pari a oltre 4.500 milioni di euro (stima Consip). Il nostro patrimonio edilizio è dunque fortemente “energivoro” : rappresenta circa un terzo dei consumi energetici nazionali e la spesa per i consumi energetici è di gran lunga superiore alla media dei patrimoni pubblici degli altri paesi europei. E’ quindi evidente che il settore dell’edilizia (almeno pubblica) ha bisogno di essere ristrutturato e valorizzato per contribuire al raggiungimento degli obiettivi suddetti.
Il settore delle ristrutturazioni, in particolare per i miglioramenti delle prestazioni energetiche, è da tempo oggetto di misure d’incentivazione, sotto forma di sgravi fiscali di parte dei costi sostenuti per gli interventi attuati, ma con provvedimenti soggetti  a successive reiterazioni.
L’ultimo di questi interventi è il Dl 63/2013, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 130 del 6 giugno scorso. Gli articoli n.14 e n.16 del provvedimento si occupano, rispettivamente, delle "detrazioni fiscali per interventi di efficienza energetica" e della "proroga delle detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia e per l’acquisto di mobili".
In particolare, per il primo provvedimento (l’eco-bonus del 55%, in scadenza il prossimo 30 giugno) ne viene sancito l’innalzamento al 65% a partire dalle spese sostenute dalla data di entrata in vigore dello stesso decreto (6 giugno 2013) e il prolungamento fino a tutto l’anno in corso, con esclusione delle spese per gli interventi di sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza e impianti geotermici a bassa entalpia, nonché delle spese per la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.
Lo sgravio fiscale previsto, dovrà essere ripartito in dieci quote annuali di pari importo.
Una proroga di sei mesi è stata accordata anche per le ristrutturazioni edilizie al 50% su un ammontare complessivo di spesa non superiore a 96mila euro per unità immobiliare.
La detrazione fiscale sulle ristrutturazioni edilizie è stata resa permanente dal 1° gennaio 2012 (con il decreto legge n. 201/2011) che ha previsto il suo inserimento tra gli oneri detraibili ai fini Irpef. Tuttavia la normativa che disciplina anche questi interventi è stata più volte modificata e le più recenti novità sono state introdotte prima dal decreto legge n. 83/2012, che ha elevato, per le spese effettuate dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013, la misura della detrazione (50%, in luogo di quella ordinaria del 36%) e l’importo massimo di spesa ammessa al beneficio (96.000 euro per unità immobiliare, invece che 48.000 euro); successivamente dal decreto legge n. 63/2013  che ha esteso tali maggiori benefici alle spese effettuate entro il 31 dicembre 2013, quando, salvo nuove proroghe,  tornerà in vigore la precedente aliquota del 36%, con il limite di 48.000 euro per unità immobiliare.
Oltre alla proroga al 31 dicembre 2013, il decreto 63/2013 ha introdotto, per i contribuenti che usufruiscono della detrazione per ristrutturazioni edilizie, la possibilità di detrarre dall’Irpef, sempre nella misura del 50%, anche le spese sostenute per l’acquisto di mobili finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
Misure importanti ma non sempre facili da seguire senza compiere errori che metterebbero a rischio l’ottenimento del beneficio.
Per seguire tutti gli adempimenti necessari sono state pubblicate due guide che possono rappresentare un valido aiuto a chi voglia intraprendere le attività soggette agli sgravi fiscali previsti.
La prima guida è stata pubblicata dall’Agenzia delle entrate per agevolare l’iter alle persone che intendono avvalersi dei benefici previsti per la ristrutturazione edilizia.
Per la detrazione fiscale del 65%, prevista in caso di riqualificazione energetica degli edifici, una guida analoga è stata invece messa a punto da Edilportale.
Entrambe le guide sono scaricabili dalla sezione documenti o dai link qui sotto.

ALLEGATI


Guida Agenzia delle Entrate

Guida EdilPortale