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Settimana di inaugurazioni nell’area geotermica

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Radicofani ha una nuova “stazione ecologica” e Radicondoli inaugura la mostra “Arte e geotermia, 150 anni di storia italiana”

Fonte: Geotermia News

Autore: Redazione

C’è un filo rosso tra questi eventi che hanno caratterizzato la settimana prenatalizia dei due comuni ed è la risorsa geotermica.

A Radicofani, grazie anche alle risorse del Piano Triennale di Sviluppo che interessa i comuni, le comunità montane e le province che hanno firmato il protocollo derivante dall’accordo generale sulla geotermia del 2007, hanno potuto realizzare un’isola ecologica.

La stazione ecologica a servizio delle aziende e della cittadinanza è stata inaugurata il 12 dicembre alla presenza del Sindaco di Radicofani, Massimo Magrini, di Fabiola Ambrogi dell’Ato Toscana Sud e di Roberto Fabbrini di Sienambiente, che è l’azienda che si era aggiudicata l’appalto per la realizzazione.

In pochi mesi, l’approvazione del progetto risale al 25 settembre scorso, Radicofani ha quindi una nuova stazione ecologica dedicata alla raccolta differenziata dei rifiuti ingombranti, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche, sfalci e potature e in generale tutti quei rifiuti non conferibili ai cassonetti stradali, in sostituzione di quella precedente ormai non più idonea.

L’investimento richiesto per questa nuova piattaforma per la raccolta differenziata è stato di 163mila euro coperti per circa 90mila euro dal Comune, grazie alle risorse provenienti dal Piano Triennale di Sviluppo, mentre 83mila euro sono stati messi a disposizione dall’Ato Toscana Sud.

I progetti del Piano Triennale che vengono aggiornati e approvati ogni anno dal Tavolo Istituzionale della Geotermia, che per l’attività istruttoria relativa alla sua elaborazione e per la sua attuazione si avvale del Consorzio di Sviluppo delle aree Geotermiche (CoSviG), sono finanziati attraverso le risorse del Fondo Geotermico.

Il Fondo Geotermico, a sua volta, è alimentato dai contributi connessi allo svolgimento dell’attività geotermica che Enel -in base all’accordo generale sulla geotermia del 2007 e all’accordo attuativo del 2009, siglati tra il Presidente della regione Toscana e l’Amministratore delegato dell’azienda- deve erogare ogni anno come compensazione per i territori dell’area geotermica.

I progetti inseriti nel piano triennale sono volti a favorire la sostenibilità dello sviluppo dei territori dell’area geotermica e CoSviG è il soggetto legittimato a presentare progetti d’investimento per conto dei comuni interessati e a ricevere i contributi per svolgere attività in loro conto.

«Siamo soddisfatti di questo nuovo impianto – ha osservato il sindaco di Radicofani, Massimo Magrini – che inauguriamo a soli sei mesi dalla gara d’appalto. Prende il posto di un altro centro di raccolta, che non era più a norma ed era collocato in una zona poco idonea, e prevede modalità che danno maggiori prospettive per aumentare la percentuale di differenziata».

A Radicondoli l’altra inaugurazione, che è avvenuta ieri 15 dicembre.

Il Museo “Le Energie del Territorio” di Radicondoli ha infatti realizzato una mostra che ripercorre nei 150 anni dell’Unità d’Italia la storia dell’utilizzo della geotermia e la sua presenza anche in opere artistiche.

La mostra s’intitola, infatti, “Arte e Geotermia. 150 anni di storia italiana” e sarà visibile da domenica 18 dicembre fino a venerdì 6 gennaio.

Nell’allestimento, curato dal Museo “Le Energie del Territorio”, con il patrocinio della Regione Toscana, del Comune di Radicondoli e della Fondazione Musei Senesi, viene proposta una selezione di dipinti che ripercorrono, con il tema comune della geotermia appunto, aspetti morfologici e antropologici del territorio negli anni dell’unità nazionale.

Le opere esposte sono di proprietà di Enel e dei dipendenti del gruppo, di Enel Greenpower, dell’associazione Arca, della Cassa di Risparmio di Volterra e di alcuni privati che le hanno messe a disposizione per questa importante manifestazione.