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Servizio idrico integrato: gestione pubblica, attivare confronto con i Comuni

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Approvato il testo presentato dal Pd, primo firmatario Marras. Hanno votato a favore anche Sì Toscana a sinistra e Art.1-Mdp. Respinta proposta di risoluzione di M5S, che chiedeva l’impegno alla Giunta di predisporre una legge entro 60 giorni

Fonte: Consiglio regionale – Regione Toscana

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Approvata a maggioranza la proposta di risoluzione del Pd in merito alla gestione pubblica del servizio idrico. Il capogruppo Leonardo Marras, primo firmatario, ha accolto un emendamento all’impegnativa proposto da Tommaso Fattori (Sì Toscana a Sinistra) e la risoluzione ha incassato anche il voto di Sì Toscana e di Serena Spinelli (Art 1-Mdp). Il capogruppo del Pd ha ribadito all’aula come “la volontà politica della maggioranza sia chiara attraverso la comunicazione del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi”. L’atto di indirizzo approvato impegna la Giunta ad “attivare un confronto con l’Autorità Idrica Toscana e i Comuni in merito alla gestione pubblica” del servizio idrico. L’esecutivo regionale deve anche proseguire il confronto con il Consiglio attraverso una comunicazione dettagliata sulla situazione attuale del sistema idrico toscano. 

La risoluzione indica alcuni obiettivi generali del servizio. Non devono aumentare le tariffe, serve la programmazione degli investimenti necessari e l’ individuazione di un soggetto pubblico che sostenga finanziariamente lo sforzo di liquidazione degli attuali partner privati, che sia anche capace di realizzare gli investimenti indicati, “in modo che non vengano gravati i Comuni dei costi necessari per portare a termine la ripubblicizzazione del servizio”. Si ritiene opportuno attivare un confronto fra Comuni e Regione per valutare assieme, alla luce delle scadenza delle concessioni esistenti, quale sia il percorso migliore per arrivare a un nuovo assetto della gestione dei servizi idrici in Toscana.

L’aula ha poi respinto la proposta di risoluzione collegata alla comunicazione presentata da M5S e illustrata da Giacomo Giannarelli. La risoluzione chiedeva l’impegno per la Giunta a “predisporre entro 60 giorni una esauriente proposta di legge” che recepisse i contenuti della Comunicazione di Rossi o “a sostenere eventuali ulteriori proposte di legge dagli stessi contenuti”. Tommaso Fattori (Sì Toscana a Sinistra) ha chiesto il ritiro dell’atto, rilevando che “il Consiglio è l’organo legislativo e non si deve depotenziare” e ha richiamato la necessità, semmai, di un approfondimento in Commissione. Considerazioni in parte condivise da Serena Spinelli (Art.1- Mdp). Elisa Montemagni (Lega) ha motivato il voto contrario ribadendo la necessità “di partire dai sindaci e dai territori”.