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Serre pulite: 30 posti di lavoro «Ma bisogna muoversi subito

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Bilanci (Cisl) pungola gli enti locali: «Altrove già attivi»

Fonte: La Nazione Valdicecina

Autore: La Nazione Valdicecina

ENERGIA ad emissioni di anidride
carbonica zero per la serricoltura: Floramiata, già da alcuni anni,
utilizza il vapore fornito dalle centrali geotermiche della
Valdicecina per riscaldare le proprie serre. Una attività che già
oggi dà lavoro a una dozzina di addetti, tra stagionali e assunti a
tempo indeterminato. Adesso intenderebbe fare di più e meglio:
realizzando nuovi impianti di riscaldamento a pavimento e di
coibentazione e sostituendo il policarbonato al vetro nella copertura
delle serre,  riuscirebbe a risparmiare energia. Di più: grazie
ad una temperatura costante di 22 gradi in tutto l’anno e più ore
di luce a disposizione durante il giorno, dovrebbe crescere anche la
produzione di piante. L’investimento, di circa 9-10 milioni di
euro, potrebbe così avere anche una ricaduta occupazionale, specie
nei territori di Castelnuovo e Montorotondo Marittimo (e in futuro
anche a Volterra, Monteverdi e Pomarance). E potrebbe dar lavoro, a
trenta nuovi addetti, senza contare il beneficio che da questo
incremento di attività potrebbe derivare per l’indotto.

«Una opportunità fino ad oggi
sottovalutata», osserva il segretario generale della Cisl di Pisa,
Gianfranco Bilanci, che invita tutti i soggetti interessati, enti
locali, Enel, sindacati, a sedersi ad un tavolo per discutere del
progetto.

«Altrove ci si è già mossi —
commenta Bilanci —  In provincia di Siena, ad esempio, grazie
ad un accordo firmato da Florconsorzi con la Comunità montana
dell’Amiata, Piancastagnaio e Radicondoli, la Provincia, la Regione
e il Ministero delle attività produttive. Un accordo simile sta per
essere siglato anche a Grosseto». In Toscana ma anche in Lazio,
Florconsorzi (di cui fa parte, appunto, anche Floramiata) intende
investire in risparmio energetico, energie rinnovabili e produzione
di piante in serra circa 190 milioni di euro.

«DA NOI — osserva Bilanci — tutto
tace, nonostante che già un anno e mezzo fa il progetto fosse stato
presentato nei comuni interessati. La bassa Val di Cecina sta vivendo
un periodo difficile, le centrali geotermiche assumono con il
contagocce nuovo personale, a fronte di nuovi pensionamenti: da
gennaio 2008 a oggi si sono persi 60 posti di lavoro. Il progetto di
Federconsorzi non ci pare una occasione da perdere a cuor leggero».