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Semproniano: Due nuovi possibili siti geotermici

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Dovrebbero iniziare a breve rilievi nel territorio in aree di circa 50 km quadrati: superati i confini della zona tradizionale

Fonte: Corriere di Maremma

Autore: Leonardo Savelli

Anche Semproniano nel mirino delle società che si occupano di sfruttamento geotermico. Il Bollettino Ufficiale della Regione Toscana dà conto di “permessi di ricerca” richiesti e accordati a due diversi soggetti aziendali, in due distinte aree del territorio comunale. Il primo è della società Energy Packet Srl., con sede in Prato, la quale ha depositato documentazione inerente il permesso di ricerca denominato “Triana”, che oltre a Semproniano interessa Castell’Azzara, Roccalbegna e Santa Fiora. L’altro, della società Exergia Toscana Srl, si chiama “Catabbio” e riguarda i comuni di Semproniano, Castell’Azzara, Manciano e Sorano. In entrambi i casi si tratta di aree con un’estensione di circa 50 chilometri quadrati, sulle quali insistono siti di interesse regionale e comunitario, zone di protezione speciale e vincoli di vario genere. Insomma un vero e proprio sconfinamento rispetto alla zona geotermica tradizionale, che sull’Amiata è rappresentata dalla parte subito ai piedi della montagna, cioè Santa Fiora e Piancastagnaio. Lo stesso decreto regionale evidenzia, infatti, “che il Ptc della Provincia di Grosseto prevede la possibilità di localizzazione a carattere strategico provinciale, da destinare alla realizzazione di strutture e infrastrutture per la geotermia, solo nei comuni di Monterotondo Marittimo, Montieri e Santa Fiora”. Dunque, saranno fatti anche a Semproniano rilievi geologici, geoelettrici e geochimini, ma soprattutto perforazioni di pozzi esplorativi della profondità di circa 700 metri, in un numero non ancora specificato. L’avvio di entrambi i progetti sembra imminente dato che i termini per presentare osservazioni alle valutazioni di impatto ambientale sono già ampiamente scaduti.

Infine, quasi a conferma della ritrovata vocazione mineraria di Semproniano, è arrivata di recente agli uffici regionali, trasmessa poi a quelli comunali, una richiesta della “Società risorse minerali naturali Srl” per permessi di ricerca di antimonio, argento, oro, piombo zinco e rame in località Catabbio.