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Segrate: Il Comune sceglie le fonti rinnovabili efficienti

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Climatizzazione (e riscaldamento) con impianto geotermico al nido di via XXV Aprile. Regione Lombardia copre l’80% dei costi. Drastica riduzione di consumi e immissione di CO2 in atmosfera verso l’impatto zero.

Fonte: Marketpress.info

Autore: Marketpress.info

Sono partiti a inizio mese i lavori al nido comunale “Stella Stellina” di via Xxv Aprile dove verrà installato un impianto di climatizzazione a pompe di calore geotermiche, che sfruttano l’energia rinnovabile fornita dal terreno per riscaldare o raffrescare i locali, scelta per la quale il Comune si è aggiudicato il bando di Regione Lombardia che finanzia l’80% del costo delle opere con un contributo pari a oltre duecentotrentaquattro mila euro, il massimo previsto, su un totale di circa duecentonovantanove mila euro. A differenza degli impianti ad aria, la cui efficienza è condizionata dal fatto che i livelli di temperatura esterni sono sempre in contrasto con le esigenze interne dell’edificio (aria calda in estate quando si deve raffrescare l’ambiente interno e aria fredda in inverno quando si necessita di riscaldamento, con un conseguente elevato dispendio energetico, nella ricerca continua di una riduzione ottimale dei consumi energetici, l’introduzione delle pompe di calore terra-acqua rappresenta un indubbio passo in avanti. La pompa di calore geotermica presenta infatti il grande vantaggio di sfruttare un bacino termico (terreno o acqua) che si trova a una temperatura costante (12°C circa) durante tutto l’anno (temperature maggiori di quelle dell’aria in inverno e più fresche in estate). In particolare, la pompa di calore terra-acqua utilizza l’energia immagazzinata in forma di calore sotto la crosta terrestre che, attraverso le sonde poste a circa cento metri di profondità, viene trasmessa all’impianto (pompa di calore) che la diffonde all’ambiente attraverso i terminali (fan-coil o radiatori). Essendo minima la differenza tra la temperatura esterna (il terreno rimane a una temperatura pressocchè costante di 15-16°C) e la temperatura interna (20-24°C), è evidente che le prestazioni di un sistema geotermico sono senza ombra di dubbio maggiori rispetto a quelle di un sistema ad aria. La società che si è aggiudicata l’appalto è la Geothermal International Italia srl, partner italiana di Geothermal International, società inglese leader europeo nel campo degli impianti geotermici. L’intervento in corso di realizzazione al nido di via Xxv Aprile prevede l’installazione di 15 sonde geotermiche a una profondità di 100 metri circa che, attraverso tubazioni, si connetteranno a una pompa di calore posizionata nella centrale termica dell’edificio a sua volta collegata ai fan coil e ai radiatori delle aule del nido. Questo consentirà di scollegare l’attuale caldaia, e, di conseguenza, di azzerare i consumi di gas per il riscaldamento del nido, nonchè di annullare le emissioni di Co2 in atmosfera. I costi d’esercizio di un impianto geotermico, infatti, sono inferiori fino al 60% rispetto a quelli di un impianto tradizionale. Secondo il rapporto Epa (Environmental Protection Agency), inoltre, gli impianti geotermici sono il sistema con il più basso valore di emissioni di Co2 fra tutte le tecnologie disponibili per la climatizzazione. La pompa di calore in funzione all’asilo sarà alimentata a energia elettrica e, grazie al suo alto rendimento rispetto a una caldaia di tipo tradizionale, a consumi nettamente inferiori, permetterà una maggiore produzione di energia termica per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria, permettendo anche di raffrescare l’edificio nel periodo estivo. La resa della pompa di calore è rappresentata da un coefficiente chiamato Cop, che nel caso dell’intervento sul nido è pari a 5: questo significa che per ogni Kwh di energia elettrica consumata, si producono 5 Kwh di energia termica. L’intervento permetterà di migliorare le prestazioni energetiche della struttura, che passerà dall’attuale classe energetica “F” a una classe “D”. Porterà inoltre a un risparmio di energia termica almeno pari a 43 mila 0,20 Kwh e a una riduzione di Co2 immessa nell’ambiente almeno pari a 9,3 tonnellate l’anno. Ma l’Amministrazione guarda ancora più avanti: è in fase di studio infatti la realizzazione di un impianto fotovoltaico in grado di alimentare la nuova pompa di calore, azione che porterebbe a un ulteriore risparmio di 46 mila Kwh e a un’ulteriore riduzione di Co2 immessa in atmosfera di 9,8 tonnellate l’anno. I lavori in corso in questi giorni non sono altro che il secondo passo della riqualificazione del nido, partita con la ristrutturazione effettuata nel 2008. Allora, l’intervento sull’”involucro” dello stabile aveva consentito di abbassarne la classe energetica da “G” a “F”. L’obiettivo dell’Amministrazione è ambizioso, realizzare il primo nido a impatto zero. Partendo da un edificio già esistente e quindi con predefinite caratteristiche tecniche e impiantistiche, è un’impresa non semplice, ma possibile. I tempi di intervento preventivati per la realizzazione dell’impianto di climatizzazione sono di 90 giorni, l’intenzione comunque è di ultimarlo entro fine agosto, prima della riapertura del nido dopo la pausa estiva. Sono stati presi accordi con le responsabili del nido e l’Ufficio Scuola per stabilire un corretto e adeguato programma e svolgimento dei lavori in modo da limitare al minimo i disagi a bimbi ed educatrici che proseguiranno l’attività didattica fino a fine mese e garantirne la totale sicurezza. Con l’installazione alla Stella Stellina, tutti i nidi comunali sono dotati di impianto di climatizzazione.