"Siamo alle pendici del Vesuvio – spiega la preside Annunziata Muto – i ragazzi hanno elaborato un progetto per assorbire e raccogliere il calore dalle viscere della terra e utilizzarlo a fini energetici. Siamo in attesa dei fondi regionali del Por, perche’ vogliamo essere una scuola che guarda al futuro".
Il progetto sarebbe concretamente realizzabile perche’ l’Istituto dispone di ben 30mila metri quadrati scoperti a fronte di 15mila metri quadrati coperti. "E’ una scuola – prosegue la preside – che ha 1500 alunni al mattino e 200 per le scuole serali". Solo nel 2009 la provincia di Napoli ha messo a norma l’impianto elettrico. "Ora – afferma la preside – non andiamo piu’ in corto circuito e riusciamo a non perdere piu’ i dati di laboratorio".
La preside Muto e’ ottimista: "San Giorgio al Cremano ha studenti con voglia di fare e ingegno. Possiamo e vogliamo fare passi in avanti".
Andrea Nesi, responsabile Ambiente di Aics, e’ entusiasta del progetto ‘Bilancio Ambientale’: "Il punto di partenza di ogni scuola deve essere: ‘Quanto abbiamo consumato lo scorso anno? Quanto possiamo risparmiare in termini energetici e ambientali?’. Le scuole chiedano alle istituzioni i finanziamenti, allegando i documenti che certificano i risparmi realizzabili. Nessuna istituzione retta puo’ rifiutare un progetto che realizzerebbe un risparmio certo nel giro di pochi anni. Avremmo un’Italia migliore e dei ragazzi migliori".
