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Scuola per contadini-migranti. L’ultima idea di Pomarance

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Investitori si sono fatti avanti col Comune. C’è il progetto

Fonte: La Nazione, Cronaca di Pontedera – Pagina Pomarance

Autore: Ilenia Pistolesi

Pomarance, 24 novembre 2016 – Migranti fra i banchi di scuola per catturare tutti i segreti della coltivazione della terra? Il progetto, che vedrebbe aprire una scuola con indirizzo agricolo nel cuore dell’Alta Valdicecina, destinata ad una cinquantina di persone provenienti dall’Africa, stuzzica anche l’amministrazione comunale di Pomarance. Sì, perché l’idea di dare il la, proprio nel territorio geotermico, ad un istituto che insegni a masticare i rudimenti di agricoltura, dai tempi per la semina alla guida di un trattore, prende lentamente piede.

Per carità, al momento mancano tutti i timbri ufficiali, e la proposta, arrivata nelle stanze del palazzo comunale di piazza Sant’Anna, dovrà tassativamente intercettare risorse europee. Però qualcosa inizia già a muoversi: «Il progetto è ancora in una fase embrionale – ci spiega il sindaco Loris Martignoni – siamo stati contattati da un gruppo di imprenditori ed esperti del settore, che in passato hanno seguito progetti di sviluppo agricolo nei Paesi del Terzo Mondo. Trovo l’idea di una scuola che insegni il mestiere dell’agricoltore assolutamente innovativa e rivoluzionaria, ma sarò in grado di dare un verdetto definitivo quando avrò, fra le mani, il progetto concreto».

Si tratterà, fondamentalmente, di intercettare risorse dai bandi della comunità europea, mentre i primi contatti con il ministero sono già avviati. Insomma, nell’Alta Valdicecina potrebbe seriamente mettere le ali un progetto del tutto nuovo, un approccio diverso che, dalla scuola, potrebbe costruire una rete rurale diffusa capace di offrire la possibilità di ottenere un diploma triennale e quindi la chance di un futuro occupazionale.

«Il Comune di Pomarance non è certo interessato a fare un’accoglienza «all’ingrosso» – rimarca Martignoni – con la scuola ad indirizzo agricolo si potrebbero sperimentare pratiche diverse improntate sulla qualità. L’accoglienza, così come è strutturata, spesso presenta mille pecche e questo progetto, qualora dovesse vedere la luce, sarà sicuramente qualcosa di nuovo e di efficace. Ma ripeto: prima valuteremo l’idea, in ogni suo aspetto. Poi, vedremo se su Pomarance ci saranno le condizioni per tirare le somme ed avviare la scuola».