"Ritengo che il valore aggiunto di Pronto Badante, che in un anno ha superato la 25.000 telefonate al numero verde regionale 800 59 33 88 – ha detto l’assessore a sociale, diritto alla salute e sport Stefania Saccardi dando il via oggi alla nuova fase – consista proprio nel modello innovativo a livello di governance. Per la prima volta è il soggetto pubblico, l’istituzione, che va a casa dei cittadini – entro 48 ore dalla chiamata – tramite una rete composta da soggetti del volontariato e della cooperazione sociale per erogare servizi e orientamento alle famiglie, e offrire un punto di riferimento unico e personalizzato sulle esigenze della persona anziana in difficoltà. Ed è anche la prima volta che i soggetti del terzo settore, chiamati a operare insieme e a mettersi in rete per la gestione del progetto, realizzano una stretta integrazione e collaborazione in tutti i territori, un altro punto di forza e di innovazione del Pronto Badante che consolida il tessuto sociale della nostra regione.
"A conferma che il progetto viene incontro e intercetta un bisogno sociale diffuso, c’è non solo il numero davvero molto alto delle telefonate da parte delle persone in difficoltà o dei loro familiari, ma anche i dati aggiornati al 27 febbraio sulle visite domiciliari effettuate dagli operatori autorizzati, 6610 e sui buoni lavoro attivati, 5285 – ha proseguito Saccardi – Un risultato che è anche il frutto del confronto e della riflessione complessiva con le associazioni coinvolte sulle esigenze emerse nel corso del primo anno di lavoro capillare sul territorio. E che ci ha portato ad introdurre alcuni aggiustamenti: da un lato abbiamo deciso di eliminare la clausola in base alla quale veniva escluso dall’attivazione dei voucher chi già aveva un contratto in essere con un/una assistente familiare. Dall’altro, tra i compiti assegnati al coordinamento del numero verde e del progetto regionale, abbiamo inserito una ulteriore attività di orientamento e informazione finalizzata proprio alla ricerca di assistenti familiari".
Pronto Badante è stato e continua ad essere un laboratorio di sperimentazione. Una delle prossime tappe può essere costituita, secondo l’assessore, dall’integrazione col bando del Fondo Sociale Europeo lanciato per l’accompagnamento e l’assistenza domiciliare nella fase post-dimissioni di persone con particolari fragilità, cioè anziani over 65 che hanno problemi temporanei di autonomia o sono a rischio di non autosufficienza, e disabili gravi. Anche qui la formula, che diminuisce gli interventi residenziali, si basa su prestazioni e servizi socio-sanitari tempestivi fruibili tramite ‘buoni servizio’, per facilitare il rientro a casa degli anziani in seguito alla dimissione dall’ospedale o da una struttura pubblica di cure intermedie o riabilitative.
Alla conferenza stampa odierna è intervenuto anche Marco Ghersevich, direttore regionale dell’Inps Toscana dal primo febbraio scorso, che ha sottolineato come "l’Istituto riconosca l’importanza dell’iniziativa e la positività che essa rappresenta per Firenze e l’intero territorio regionale. Dati questi presupposti e visti i numeri delle precedenti edizioni, l’accordo con la Regione per il progetto Pronto Badante è stato rinnovato ‘di default’, nell’ambito della consueta collaborazione tra istituzioni finalizzata a intercettare e soddisfare in maniera più efficace i bisogni dei cittadini".
Pronto Badante (scheda marzo 2017)