E’ con un grazie a tutti che Stefania Saccardi ha chiuso oggi pomeriggio i lavori della giornata "SanitàdiTutt!", che ha riunito a Spazio Reale, San Donnino, circa 400 tra operatori, amministratori e cittadini. Il pomeriggio e’ stato dedicato alla restituzione del lavoro dei tavoli della mattina. I coordinatori dei tavoli hanno sintetizzato i risultati di quanto emerso dal dibattito della mattina in ciascun tavolo, le critiche, le proposte, le soluzioni individuate. Poi le conclusioni dell’assessore Saccardi.
"Dai tavoli sono uscite idee molto interessanti – ha detto l’assessore – Oltre all’appuntamento che ci siamo dati tra un anno, a metà anno si potrebbe fare uno step, chiamare le persone che hanno partecipato ai tavoli e fare un punto. Anche per mettere a frutto la disponibilità delle persone che in un sabato hanno deciso di spendere la loro passione e le loro competenze per mettersi a disposizione del sistema. E’ un valore straordinario, che dimostra quanta anima e passione ci sono ancora nel nostro sistema sanitario. Proviamo quindi a darci un appuntamento a metà anno per fare uno step prima del prossimo SanitàdiTutt!".
"Stamani abbiamo mostrato e illustrato tante slide – ha continuato Saccardi – Non quella sulla salute mentale, mi è stato fatto notare. E’ vero, però questo tema era presente praticamente in tutti i tavoli. E’ quel tipo di disabilità di cui si parla meno, ma che richiede grande attenzione ed energia".
"Proveremo a fare passi avanti sulle cose che avete detto, su molte ci stiamo già lavorando – ha detto ancora l’assessore – Il dato positivo di questa giornata è che c’è ancora voglia di lavorare, dare contributi. È questa la cifra della qualità della nostra sanità.
La capacità di trasmettere messaggi positivi e comunicare con le persone. C’è bisogno anche di questo. La parola chiave che ho colto oggi nelle parole di tutti è formazione, aiuto e sostegno in un percorso nuovo".
"Un grazie sincero, non scontato – ha concluso -, con la consapevolezza che questo è un sistema di grandissima complessità, che mette insieme 50.000 persone e spende 7 miliardi di euro. Non può avere capacità di governo se dal centro non si riesce a coinvolgere fino all’ultimo operatore sul territorio. L’impressione che le persone hanno del nostro servizio sanitario passa dall’atteggiamento di ognuno di noi. La sanità non è l’assessore, ma ogni singolo operatore. Questo ci deve caricare di grande responsabilità. Non perdiamo mai la capacità di stupirci, entusiasmarci e non rassegnarci.Buon lavoro a tutti".