Così’ il presidente Enrico Rossi stamani a Vinitaly, nello stand del Chianti classico, dove ha salutato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha visitato lo stand in occasione dei 300 anni del bando del Granduca Cosimo III de’ Medici che per primo, con uno specifico bando, delimitò i confini del territorio di produzione e istituì congregazioni in tutto simili ai consorzi di tutela di oggi. Prima che in qualsiasi altra parte nel mondo.
"La nascita del Consorzio Avito dopo tanti richiami a fare sistema, è stata una piacevole sorpresa – ha quindi proseguito il presidente commentando la neonata associazione dei vini della Toscana Dop e Igp, il primo organismo unitario di rappresentanza della viticultura toscana, dove siedono gia la gran parte dei consorzi di tutela della regione – Alla fine gli imprenditori e i consorzi si sono presentati con questo consorzio dei consorzi del vino toscano che ci permette di avere un interlocutore e quindi fare davvero politiche per la promozione e per supportare questa importante attività".
"Aggiungo – ha quindi detto Rossi – che abbiamo anche il piano del paesaggio. Il piano del paesaggio consente, con una semplice domanda, di recuperare terreni che sono stati abbandonati ma che in precedenza avevano una vocazione agricola. Quindi tutti i terreni collinari potrebbero nuovamente essere ripuliti e riscoperti, potremmo piantare viti e produrre ancor più vino in Toscana. Quanto all’export sta andando bene, si tratta di aumentarlo ulteriormente. Adesso dobbiamo cogliere la possibilità di penetrare il mercato cinese, opportunità per noi decisiva. I francesi sono un po’ favoriti perché hanno piattaforme logistiche, noi no. Ma possiamo competere bene con loro in altri modi".
Il presidente Rossi quindi ha proseguito la sua visita nel padiglione della Toscana facendo il giro di tutti gli stand.