Home Cosvig Rinnovabili, Efficienza Energetica, Italia: GSE: ecco come le famiglie italiane incentivano rinnovabili...

Rinnovabili, Efficienza Energetica, Italia: GSE: ecco come le famiglie italiane incentivano rinnovabili ed efficienza energetica

722
0
CONDIVIDI
Investendo appena il 5% della bolletta energetica (tra luce, gas e spesa carburanti) è stato possibile creare 39mila posti di lavoro e tagliare tanta CO2 quanta ne assorbirebbero 2,2 miliardi di alberi

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

Nel 2016 sono stati 81 i TWh di energia rinnovabile (nei settori elettrico, termico e dei trasporti) incentivati dal GSE, il Gestore dei Servizi Energetici, che in uno studio dedicato spiega con la massima trasparenza da dove sono arrivate le risorse per tali incentivi, e quali siano stati i benefici per ambiente e lavoro.

Da una parte, grazie alle rinnovabili e all’efficienza energetica incentivate dal GSE, sono state risparmiate circa 15 Mtep di combustibili fossili, corrispondenti al fabbisogno annuale di circa 7 milioni di famiglie; in termini di emissioni climalteranti, ciò significa che è stata evitata l’immissione di ben 44 Mton di CO2 in atmosfera, un traguardo che avremmo potuto raggiungere solo – per dare una dimensione concreta ai numeri – spegnendo il motore a 22 milioni di auto, o piantando 2,2 miliardi di alberi.

Tutto questo grazie ai 16,1 miliardi di euro (circa l’1% del PIL nazionale) di incentivi gestiti dal GSE nel 2016, che hanno portato lavoro a circa 39mila occupati tra diretti e diretti nel solo ramo delle energie rinnovabili elettriche.

Da dove sono arrivati quei 16,1 miliardi di euro? Dalle bollette energetiche delle imprese e delle famiglie, che hanno permesso i risultati ambientali – e garantito i posti di lavoro – appena descritti. Nello specifico:

  • gli incentivi rivolti allo sviluppo delle rinnovabili elettriche ammontano a 14,4 miliardi di euro

  • 1,08 miliardi di euro per termiche ed efficienza energetica (1,05 tramite Certificati bianchi, 0,03 tramite Conto termico),

  • 0,6 miliardi di euro per i biocarburanti per trasporti.

Scendendo ancor più nel dettaglio, il GSE osserva che la bolletta energetica annua di una famiglia tipo ammonta (nel 2016) a quasi 2.600 euro, di cui solo il 5% attribuibile a oneri per la sostenibilità. Proponendo dati aggiornati, il Gestore dettaglia che:

  • il 16% della bolletta elettrica della famiglia tipo residente nel 2017 è destinata al finanziamento dei meccanismi per l’incentivazione delle fonti rinnovabili (e in parte dei Certificati bianchi);

  • l’1% della bolletta gas delle diverse tipologie di utenze al finanziamento di Conto termico e Certificati bianchi;

  • l’1% circa della spesa per benzina e gasolio agli extra-costi sostenuti dai fornitori di carburanti per rispettare gli obblighi di miscelazione di biocarburanti.

In altre parole, nel 2016 il 97% dei 16,1 miliardi di euro per l’incentivazione delle rinnovabili e dell’efficienza è stato finanziate tramite bollette (94% luce e 3% gas), il 3% tramite la spesa per carburanti.

Concretamente, tutto questo significa che per la promozione di rinnovabili ed efficienza energetica, la famiglia-tipo italiana ha contribuito agli investimenti con 136 €/anno, contributo che – allo stato dell’arte – è destinato a diminuire progressivamente insieme all’ammontare degli incentivi erogati dal GSE all’energia pulita.

Nel 2016 si è infatti verificato il picco delle risorse impegnate, pari appunto a 16,1 miliardi di euro: nel 2017 è stimata una riduzione di 1 miliardo, seguita nel 2018 da un’ulteriore riduzione di 500 milioni di euro per proseguire poi poco al di sotto dei 15 miliardi di euro fino al 2020.