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Rinnovabili ed Accumulo Elettrico: il binomio vincente.

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L’ENEA fa il punto su tecnologie e materiali innovativi. Pronta anche l’industria italiana

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

La richiesta di sistemi di accumulo nelle reti elettriche cresce di pari passo con l’evoluzione tecnica ed economica dei sistemi di generazione, distribuzione e usi finali dell’energia elettrica. La necessità di garantire un maggiore controllo delle fasi di produzione, con l’introduzione massiva di fonti energetiche rinnovabili e soddisfare la domanda di energia, anche nell’ottica di un mercato aperto e libero dell’energia elettrica, rendono le tecnologie dell’accumulo sempre più indispensabili per migliorare il rendimento, la gestione, la qualità e ridurre i costi dell’energia elettrica prodotta e utilizzata.

Nei prossimi 15 anni il mercato mondiale dei sistemi di accumulo nelle reti elettriche è stimato che passi da 130 a 420 GW, con una quota di solo accumulo elettrochimico pari a circa il 50% rispetto all’attuale al 2% circa. Si tratta di tecnologie fondamentali per la transizione dalla rete elettrica centralizzata alla smart grid, anche perché favoriranno uno sfruttamento sempre più intenso delle fonti rinnovabili, risorse energetiche per natura intermittenti e difficilmente programmabili.

Il punto sulle novità e lo stato di avanzamento della ricerca sui sistemi di accumulo è stato fatto, ad inizio mese presso la sede dell’ENEA a Roma, in occasione del convegno sui “Sistemi avanzati di accumulo dell’energia”, sesto appuntamento del ciclo di conferenze sulla Ricerca di Sistema Elettrico nell’ambito dell’accordo di programma con Ministero dello Sviluppo Economico.

Secondo il responsabile del progetto, il ricercatore Mario Conte, “l’accumulo  è una formidabile opportunità economica di sviluppo dell’industria elettromeccanica mondiale e di business ambientale. L’Italia è pronta ad avviare la filiera delle tecnologie in questo settore,  sostenendo e indirizzando il sistema nazionale della ricerca, tra cui le attività promosse e condotte all’interno del programma pluriennale di Ricerca di Sistema Elettrico”.

Le nuove tecnologie di accumulo su cui l’Agenzia sta lavorando, riguarda in particolare l’accumulo elettrochimico (sistemi a base di litio e redox a flusso e ad alta temperatura), ma anche sulla valutazione di sistemi alternativi basati sull’idrogeno e sui magneti superconduttori (Superconducting Magnetic Energy Storage – SMES).

La ricerca dell’ENEA punta anche sulla sperimentazione di nuovi materiali; l’impiego delle batterie al litio già usate nei veicoli elettrici in una “second life” nelle reti elettriche per allungarne la vita operativa ed abbatterne i costi operativi; lo sviluppo di procedure di prova di batterie e supercondensatori concordate a livello nazionale con CNR e RSE; la gestione degli aspetti legati a sicurezza e riciclo dei dispositivi, sia per l’alto valore economico della materia prima che per la riduzione dell’impatto sull’ambiente. A questo proposito, l’ENEA ha sviluppato due processi – chimico-fisico di “green chemistry” e idrometallurgico – di separazione e recupero ecosostenibile dei materiali dalle batterie al litio esauste.

Per maggiori informazioni e per visionare o scaricare gli atti del convegno, ecco il link.