Il convegno "Impianti fotovoltaici e paesaggio", svolto nelle sede della provincia a Prato e promosso da Anci Toscana insieme a Regione Toscana, Istituto nazionale di urbanistica, Upi Toscana e la stessa amministrazione provinciale, è stata l’occasione per un confronto sul futuro del fotovoltaico e delle rinnovabili in Toscana che ha visto protagoniste gli assessori regionali all’Ambiente ed Energia e all’Urbanistica, Anna Rita Bramerini e Anna Marson.
Gli obiettivi di autonomia energetica assegnati dall’Europa e dall’Italia da centrare entro il 2020, sviluppo dell’ impiantistica e le correlazioni con la tutela del paesaggio (importante anche dal punto di vista della competitività economica), sono stati i principali argomenti su cui i due assessori si sono diffusi.
«Nel 2020 la Toscana dovrà produrre il 16% in più (rispetto al 2010) di energia termo-elettrica da fonti rinnovabili. Gli impianti quindi vanno fatti, ma lo sforzo maggiore è proprio quello di trovare un equilibrio efficace fra necessità di sviluppo delle energie alternative e tutela del paesaggio toscano, un bene come sappiamo tutti, preziosissimo – ha dichiarato Bramerini – La parola d’ordine per il fotovoltaico è che in Toscana si dovranno utilizzare i tetti, e soprattutto le coperture delle aree industriali che fra l’altro possono cogliere l’opportunità di legare un investimento, tanto più utile in tempi di crisi come questi, allo smaltimento di eternit».
Sulla stessa linea anche l’assessore Marson «Il nostro obiettivo è promuovere le rinnovabili senza danneggiare i paesaggi toscani, cosa non semplice anche perché la legislatura nazionale va verso una liberalizzazione totale a scapito della pianificazione territoriale. Abbiamo lavorato con le province e i comuni per individuare le aree non idonee e poi i criteri su come inserire concretamente gli impianti nel territorio. Adesso restano da definire norme sulla qualità degli impianti e riprenderemo anche la progettazione su eolico e biomasse. L’intenzione in ogni caso è di costruire politiche attive perché lo sviluppo delle energie alternative è comunque un’opportunità per le imprese e l’economia regionale».
Nel pieno rispetto delle varie esigenze territoriali è necessario superare la diffidenza preventiva verso le rinnovabili e fornire un quadro certo alle imprese come ha sottolineato il presidente della provincia di Prato Lamberto Gestri che per il settore vede la necessità di «politiche integrate, chiarezza delle norme e rapidità di risposte. Insomma un progetto che dia modo al settore di crescere e diventi un valore aggiunto su cui investire in un momento di grave crisi, e penso naturalmente al distretto pratese».
Il convegno è continuato con una tavola rotonda, a cui hanno partecipato Andrea Vignini, responsabile settore Energia ed elettromagnetismo di Anci Toscana e sindaco di Cortona, Enrico Amante, presidente Inu Toscana, Alessandra Marino e Marinella Del Bono per la Sovrintendenza ai Beni culturali e paesaggistici della Toscana, Daniele Mazzotta, consulente tecnico Upi Toscana e responsabile Governo del territorio della provincia di Prato, Luciano Piazza, vice presidente Inu Toscana e Simone Gheri, responsabile settore urbanistica di Anci Toscana e sindaco di Scandicci.