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Rinnovabili: crescono soprattutto all’estero gli investimenti delle realtà italiane

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Il nuovo Irex Annual Report chiama alla sfida della digitalizzazione delle reti elettriche, in grado di unire energie rinnovabili, efficienza energetica e nuovi servizi

Fonte: Rinnovabili&Territorio

Autore: Redazione

L’Irex è uno dei principali think tank italiani di riferimento per l’industria delle energie rinnovabili e l’efficienza energetica, che dal 2008 analizza l’evoluzione dell’industria italiana delle rinnovabili nel contesto internazionale in seno alla società di consulenza Althesys. All’interno dell’ultimo rapporto annuale, che mappa gli investimenti nelle rinnovabili e nell’efficienza energetica realizzati nel corso del 2015 in Italia da aziende italiane e straniere (e all’estero dalle sole imprese italiane), Irex registra 140 operazioni che hanno dato luogo ad investimenti per 9,9 miliardi di euro, pari a 6.231 MW, +31,5% rispetto al 2014. La crescita esterna -per esempio acquisizioni- ha superato quella per linee interne, contando per il 53% del totale. Nuovi impianti e progetti hanno fatto segnare 2.402 MW e 3,77 miliardi di investimenti, con due terzi delle operazioni avvenute all’estero. Al contrario, le operazioni straordinarie si sono focalizzate per il 75% sul mercato domestico; il 51% sono state acquisizioni.

I primi dieci player per potenza in Italia hanno effettuato il 46% degli investimenti, con il 51% della potenza. Le operazioni estere sono il 46%, con 2.961 MW censiti, soprattutto di impianti eolici, e sono localizzate in larga parte in Centro-Sud America (28% per 1.604 MW di potenza) e in Africa (20%, con 1.357 MW).

A crescere in modo deciso sono soprattutto le operazioni di efficienza energetica: nel 2015 coprono il 17% del totale, contro il 5% dell’anno precedente. Gli accordi di collaborazione pesano per il 38% e sono principalmente partnership strategiche, che vedono coinvolti player energetici e tecnologici per lo sviluppo di sistemi di accumulo da integrare con impianti a fonti rinnovabili, sistemi vehicle-to-grid e smart grid. La digitalizzazione delle reti -si legge nel report- consentirà soluzioni smart, cambierà i modelli di produzione e di consumo, facendo evolvere la filiera tecnologica italiana, con lo sviluppo di nuovi sistemi e modelli di business. La generazione distribuita (che già comprende oltre 600.000 impianti per una potenza di circa 30 GW, il 25% della potenza efficiente lorda italiana) continuerà a crescere con il fotovoltaico previsto nel 2025 fino a 29 GW contro i 19 scarsi attuali.

«Il mercato dell’energia -conclude l’economista Alessandro Marangoni, coordinatore della ricerca e Ceo di Althesys- è in continuo mutamento, grazie alle rinnovabili che hanno svolto un ruolo centrale e competitivo anche rispetto alla generazione tradizionale. Le imprese sono chiamate oggi ad affrontare una nuova sfida: quella della digitalizzazione delle reti elettriche che sta facendo nascere anche in Italia innovativi modelli di business, in grado di unire energie rinnovabili, efficienza energetica e nuovi servizi».