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Rinnovabili 2020: l’Europa ce la farà, l’Italia no

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L’Europa a livello complessivo ce la farà a raggiungere l’obiettivo per il 2020 sulle rinnovabili, mentre l’Italia dovrà ricorrere ad aiuti esteri. È quel che emerge dall’ultima analisi dei piani d’azione nazionale per le rinnovabili degli Stati membri, condotta da EWEA, l’associazione europea dell’eolico

Fonte: QualEnergia.it

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L’Europa ce la farà a raggiungere l’obiettivo per il 2020 sulle rinnovabili, mentre l’Italia dovrà ricorrere ad aiuti esteri. È quel che emerge dall’ultima analisi dei piani d’azione nazionale per le rinnovabili degli Stati membri, condotta da EWEA, l’associazione europea del vento. L’UE27 – si spiega – arriverà a soddisfare al 2020 il 20,7% del suo fabbisogno energetico totale con le fonti pulite, superando così l’asticella, posta a quota 20%. Il nostro paese invece si fermerà al 16,1% e dovrà usare meccanismi di cooperazione per arrivare all’obiettivo assegnatogli di coprire entro il 2020 almeno il 17% del fabbisogno energetico totale con le rinnovabili, partendo dall’attuale 11%.
L’Italia – stando al piano presentato dal Governo – sarà l’unica nazione europea, assieme al Lussemburgo, a non farcela. Un dato negativo tanto più che altre nazioni che hanno più strada da fare, secondo i piani, riusciranno. La Polonia, ad esempio, nel settore elettrico deve far crescere le rinnovabili dal 6,2 al 19,4%, il Regno Unito dal 9 a 30% e i Paesi Bassi da 8,6 a 37%, mentre l’Italia conta già su una quota di circa il 25% di rinnovabili sul mix elettrico e secondo il piano nazionale dovrà arrivare al 28,9%.
Se altri 10 Stati membri contano di raggiungere i rispettivi obiettivi sul fabbisogno totale, poi, ben in 15 puntano a superarli. La Bulgaria ad esempio arriverà al 18,8% degli usi finali superando del 2,8% l’obiettivo assegnatole, del 16%; la Spagna oltrepasserà del 2,7% il 20% datole come traguardo.