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Renzi stanga l’Alta velocità

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Antonello Perricone, presidente della società: il Taglia-bollette danenggia la concorrenza Ntv

Caricati sui conti maggiori oneri per 20 milioni di euro

Fonte: Italia Oggi

Autore: di Gianfranco Ferroni

Qualcuno a palazzo Chigi si diverte a mettere i bastoni sulle rotaie dei treni. E il presidente di Ntv, Antonello Perricone, protesta: «Ci chiediamo se il presidente Renzi sia a conoscenza delle conseguenze del provvedimento sull’energia del suo governo, con il quale si mette al tappeto la concorrenza nel trasporto viaggiatori sull’Alta velocità».
Perricone parla a margine della relazione dell’autorità sui Trasporti presentata ieri a Montecitorio dal presidente Andrea Camanzi. Un testo giudicato «ineccepibile» dal numero uno di Ntv che si augura però che da queste «belle» parole si passi alla pratica: «In sede elettorale tutti sono sempre a favore della concorrenza, quando però occorre dimostrarlo nei fatti arrivano i problemi».
Perricone punta il dito contro le misure approvate dal governo che caricano su Ntv ,«un costo di circa 20 milioni di euro annui per i maggiori oneri della bolletta elettrica». Un intervento, questo, che significa «cambiare in corsa e in peggio, le regole del gioco e aprire le porte al ritorno di una situazione di monopolio». Nel mirino del numero uno dei treni veloci di Ntv ci sono in particolare i tagli previsti dal recente decreto competitività agli sconti sulla bolletta dell’energia elettrica di cui godono i convogli ferroviari e che gravano per un centinaio di milioni su Trenitalia (la controllata da Fs per il trasporto), per 20 milioni su una ventina di operatori merci e per altri 20 su Ntv.
Per Perricone, «questo governo in una situazione economica di crisi già tanto grave, vuole davvero mettere a rischio un miliardo di euro di investimenti privati e oltre mille giovani lavoratori? Se è davvero così si assume una responsabilità gravissima: uccidere la concorrenza e tornare al Medioevo del trasporto ferroviario». E «francamente le attese su questo governo erano ben altre, non certo quelle di azioni così dure contro il libero mercato». Secondo il numero uno di Ntv l’intervento del presidente dell’Autorità sui trasporti era stato «ineccepibile con belle e condivisibili intenzioni per il futuro»
Il presidente dell’Authority Camanzi sottolineando che l’autorità ha «poteri sanzionatori molto pesanti, fino al 10% del fatturato delle imprese», e che ha «il potere di chiedere ai concedenti l’interruzione della concessione in essere», puntualizza: «È nostra intenzione lavorare in modo che non ci sia mai bisogno di sanzionare. Credo molto nella costruzione e procedimentalizzazione di decisioni aderenti e proporzionate ai problemi da risolvere». Anche se forse si farebbe prima a non creare problemi agli operatori.