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Regione Toscana: Difesa dal rischio idraulico

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Fratoni: “Servono progetti cantierabili e consapevolezza diffusa”

Fonte: Toscana-Notizie

Autore: Chiara Bini

Progettare l’assetto idrogeologico significa dare corso subito a interventi cantierabili quindi interventi con progetti esecutivi, e significa consapevolezza. Una consapevolezza duplice: che la sicurezza idraulica al 100% non esiste ma esiste una modalità di gestione del rischio che presuppone l’aumento della resilienza.

Sono in estrema sintesi i concetti del programma che la Regione Toscana sta mettendo in pratica nel contrasto al rischio idrogeologico e che oggi ha illustrato l’assessore regionale all’ambiente e alla difesa del suolo Federica Fratoni aprendo i lavori della giornata organizzata insieme al Italiasicura e il Ministero dell’ambiente "Progettare l’assetto idrogeologico". 

"E’ una grande scommessa ma credo la Toscana stia facendo la sua parte – ha detto Fratoni – Abbiamo dato il via a un grande cambiamento culturale perché finanziamo progetti cantierabili, quindi non preliminari: ciò significa che vogliamo avere tempi certi di realizzazione per aumentare il grado di sicurezza idraulica, un percorso sfidante e impegnativo in cui la Toscana segna davvero il passo". 

Fratoni ha ripercorso le tappe che hanno portato la Regione a questi punto. In una fase in cui i cambiamenti climatici ci hanno abituati a fenomeni che sono straordinari nell’entità ma non nella ricorrenza, in una fase di profonda trasformazione istituzionale, la Regione ha investito molto sul piano della difesa idrogeologica mettendo in campo già dal 2012 una riordino dei Consorzi riducendoli e dando loro competenze definite. 

"Abbiamo poi ripreso le funzioni dalle Province – ha proseguito Fratoni – , quindi oggi la difesa del suolo ha una sola regia di scala regionale. Insieme all’Unità di missione del Ministero dell’ambiente Italiasicura stiamo attuando il Piano stralcio sulle aree metropolitane che conta 106 milioni di euro, finanziamento importante del Governo, al quale si somma il contributo ordinariamente previsto della Regione per i nuovi interventi e le manutenzioni straordinarie pari a 40 milioni di euro l’anno. 

"Stiamo facendo un grande sforzo complessivo insieme ai Comuni ai quali finanziamo tutta una serie e interventi – ha concluso l’assessore -. Quindi laddove ci sono progettualità e laddove siamo in grado con dinamicità di dare corso agli interventi, le risorse ci sono e bisogna procedere. Abbiamo segnato anche un passaggio importante sulla pianificazione con l’approvazione del Piano Gestione Rischio Alluvioni che introduce un nuovo approccio. Siamo consapevoli che la sicurezza idraulica assoluta non esiste, introduciamo modalità di gestione del rischio e una cultura di consapevolezza da parte dei cittadini, con l’aumento della cosiddetta resilienza, concetto nuovo ma sempre più nel patrimonio comune, perché è necessario che la difesa sia un tema coralmente condiviso. Nel caso di eventi, istituzioni, ma anche comunità e cittadini tutti diventano parte attiva di un percorso di prevenzione e di tutela".