Agli utenti costo delle bollette più che dimezzato. Guarguaglini: «La geotermia una risorsa che ci dà delle opportunità che cerchiamo di trasformare in vantaggi per le persone»
Attraverso un doppio appuntamento con la cittadinanza – il primo andato in scena a Palazzo comunale, il secondo al circolo Arci di Belforte –, il Comune di Radicondoli (Si) ha presentato quello che sarà il percorso di sviluppo per il secondo lotto del teleriscaldamento geotermico, ormai ai nastri di partenza.
Si tratta di implementare un’opera che ha già dato prova della sua utilità, per l’ambiente come per le tasche dei cittadini. Attivo dall’ottobre 2019 dopo investimenti realizzati grazie alle royalty geotermiche e non un euro d’indebitamento da parte del Comune, il primo lotto del teleriscaldamento di Radicondoli nasce dall’impegno profuso sin dal 2009 dall’allora sindaco Emiliano Bravi – oggi presidente del Consorzio per lo sviluppo delle aree geotermiche (CoSviG) –, che lungo due mandati ha seguito l’intero iter di sviluppo dell’opera.
Dopo aver teleriscaldato il centro storico, adesso l’infrastruttura si svilupperà in due nuovi sottolotti. Il sottolotto 2.2 prevede lavori che prenderanno il via a breve, per completare l’offerta di teleriscaldamento a Radicondoli e altre zone del borgo e del Comune, fino ad arrivare ad una copertura dell’80% del territorio: in sostanza è compresa tutta la periferia urbana di Radicondoli e la periferia urbana di Belforte, oltre a parte della via principale Santa Croce. Il secondo sottolotto 2.1 comprenderà infine il centro storico di Belforte.
«Complessivamente il teleriscaldamento è un investimento che ha previsto circa 7milioni di euro per il primo lotto e circa due milioni per ciascuno dei lotti che devono essere svolti. Quindi un totale di circa 11 milioni di euro – spiega il sindaco, Francesco Guarguaglini – Un investimento a carico del Comune di Radicondoli, che ha sostenibilità economica gestionale, che noi possiamo realizzare grazie alla geotermia, a cui noi continuiamo a dire sì, ma solo nelle zone previste dal piano strutturale, solo nelle zone vocate. In questo territorio, si può utilizzare una risorsa per riscaldare le case il cui costo è fortemente minore rispetto al dato nazionale ed è indipendente dalle logiche del mercato del gas».
Si parla di «bollette più che dimezzate», con un crescente interesse da parte della cittadinanza, soprattutto in un contesto come quello attuale segnato dalla crisi energetica: «Ad oggi abbiamo 140 utenze e arriveremo a 400 – argomenta Guarguaglini – Per tutti i cittadini a cui non potremo dare delle risposte con il teleriscaldamento, e a cui ad oggi non possiamo offrire questa opportunità, ci sono già i bandi per il rimborso dell’energia e del riscaldamento e stiamo già lavorando al prossimo bando».
Non solo: l’estensione del teleriscaldamento sarà l’occasione per continuare a riqualificare il Comune di Radicondoli sotto molteplici punti di vista.
Per tutte le zone raggiunte dal teleriscaldamento verranno infatti posati i corrugati per portare la fibra in tutto il territorio urbano. In tutto il centro storico di Belforte sarà rinnovata anche la pavimentazione, a questo si aggiunge l’intervento sui sottoservizi che riguarderà il centro storico con la sostituzione di buona parte dell’impianto idrico e buona parte delle fognature. Inoltre, verrà riqualificata la linea elettrica principale dello stesso borgo di Belforte con interramento dei cavi primari e la riqualificazione della cabina elettrica, riducendo rischi di guasti futuri. Infine, saranno interrati gli attraversamenti dei cavi Enel sulla via principale.
«Siamo una comunità che usa la geotermia in modo positivo, per aiutare le famiglie e le imprese, che abbatte i costi del riscaldamento con il teleriscaldamento – conclude Guarguaglini – Tutti i passaggi necessari per la revisione del progetto e l’attribuzione a Ges, società in house, della possibilità di condurre il bando e la direzione lavori sono conclusi già a dicembre 2021. Il progetto è stato validato a febbraio 2022, quindi è stata indetta a febbraio. Gara fatta in primavera e che, purtroppo, è andata deserta a causa degli aumenti dei costi delle materie prime ecc… Allora abbiamo dovuto rivedere ancora il progetto, approvare il quadro dei prezzi delle materie prime, svolgere di nuovo la gara. L’aumento dei prezzi è di circa il 34% rispetto alla prima gara. Ora abbiamo un vincitore. E i lavori possono prendere il via. Sono questi passaggi necessari che è giusto spiegare alle persone».