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Radicofani. Il Calvario: una pia pratica dei Gesuiti che resiste nel tempo

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Da Venerdi Santo a Pasqua: gli ultimi riti di Radicofani

Fonte: AmiataNews.it

Autore: Marco Conti

I confratelli di Sant’Agata hanno preparato, a Radicofani, una struttura che simboleggia il Calvario. Ovvero, una quinta costruita appositamente con rami di bosso intrecciati, alta sette metri, con piccole luci che la illuminano, alla cui sommità si trovano tre croci. Questa pia pratica fu introdotta introdotta in Italia dai Gesuiti all’inizio del 1700, e ormai è eseguita solo a Radicofani.

Questo non è certo l’unico rito dal sapore antico che caratterizza tutta la Settimana santa, nel paese raccolto ai piedi della possente rocca. Ad esempio, il Venerdi Santo comincia subito dopo pranzo (ore 14) con le Tre ore di agonia nella chiesa di Sant’Agata: meditazioni, canti del coro e assoli che ripercorrono la morte di Gesù intorno alle sette parole che disse sulla croce. Al termine (ore 16) è in programma una piccola processione con la statua di Maria Addolorata, dalla Chiesa di Sant’Agata a quella di Santa Maria Assunta, dove sarà scoperta la statua del Cristo morto. In serata (ore 20,30) è prevista la pratica della Passione nella chiesa di San Pietro, con letture e lo scoprimento e l’adorazione della  croce. Quindi (ore 22) la solenne processione composta nell’ordine da:…(continua)