Questa interpretazione di grande successo, che ha aperto la seconda parte del festival di Spoleto, è dedicata a un aspetto sconosciuto del famoso “priore di Barbiana”, quello appunto degli “anni del privilegio”. Li definisce così il giornalista Fabrizio Borghini nel titolo del libro-inchiesta dedicato a una delle figure più conosciute nel campo di quell’impegno religioso e sociale, da cui è tratto il monologo di Calonaci. Si tratta di uno spettacolo denso di pathos che ricostruisce la presa di coscienza di un Lorenzo Milani che, da bambino e poi da ragazzo, ha vissuto in un contesto agiato e borghese. Calonaci interpreta in maniera coinvolgente passaggi fondamentali, come i soggiorni a Castiglioncello negli anni ‘30, località balneare frequentata da grandi artisti, amici della famiglia Milani, esempio delle stridenti contraddizioni sociali dell’epoca…(continua)