La riunione pubblica ha riguardato il tema Valdorcia/Unesco relativa al nuovo piano di razionalizzazione della partecipate della Regione Toscana che prevede di eliminare le società e delle partecipazioni societarie non indispensabili al proseguimento delle proprie finalità istituzionali, anche attraverso la messa in liquidazione o cessione.
Fin da subito l’incontro si è focalizzato principalmente su tre punti, ovvero che la Valdorcia srl sta andando verso una chiusura sicura ma non è ben chiaro da cosa sarà sostituita; la ANPIL- Valdorcia è stata abrogata dalla Regione ed non è dato sapere se potrà essere sostituita da altro strumento ancora da individuare e infine sono emerse anche le difficoltà di collaborazione fra i cinque Comuni interessati, in quanto non riescono a trovare una linea comune sulla salvaguardia del Parco Artistico Naturale della Valdorcia su cui è stata figurata l’area Unesco.
Alla luce di tutto questo e al non voler rinunciare al riconoscimento, da parte dei cittadini è emersa la necessità di ritrovare il buonsenso di riunirsi in gruppo che in qualche modo possa sollecitare e spingere il recupero e il rilancio della Valdorcia come area Uneso.
Anche il sindaco di Castiglion d’Orcia Claudio Galletti, in una nota apparsa su facebook, cerca di motivare i cittadini per rilanciare con forza il ruolo della Valdorcia: “E’ necessario rilanciare con maggiore con forza il ruolo del parco della Valcordia, le politiche e la progettualità per valorizzare il nostro territorio, le sue eccellenze, valorizzare il turismo e l’accoglienza e tutte le altre risorse del territorio come quelle termali e idriche. La progettualità deve essere condivisa tra i cinque comuni del parco della Valdorcia utilizzando al meglio il brand che ci riconosciuto l’Unesco e il grande appeal della Valdorcia”.
Il prossimo 15 febbraio la Conferenza dei sindaci della Valdorcia è atteso in regione.