"La presenza delle donne aiuterà a rendere i consigli regionali uno specchio migliore della società che sono chiamati a rappresentare" ha commentato la vicepresidente Monica Barni.
"Secondo alcuni, riservare un numero di seggi a dei candidati solo per il loro genere diventa in qualche modo una forma di discriminazione e finisce per prescindere dal merito e dalla capacità effettiva dei candidati – aggiunge Barni -. In una situazione normale, le quote rosa dovrebbero non essere necessarie; ma purtroppo nel nostro Paese non c’è ancora questa che dovrebbe essere la normalità".