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Quinto conto energia: nuovo richiamo dalla Commissione europea

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La Direzione generale Energia ha scritto al Governo italiano per ribadire le perplessità della Commissione sui decreti sulle rinnovabili in fase di approvazione. Preoccupano soprattutto le misure retroattive e i maggiori adempimenti burocratici necessari per riscuotere gli incentivi

Fonte: Eco dalle Città

Autore: Mauro Del Corno

Non c’è pace per il Quinto conto energia fotovoltaico e per il decreto sulle altre rinnovabili elettriche. Dopo la lettera del commissario Ue all’Energia Guenter Ottinger, il governo italiano ha ricevuto un’altra comunicazione dalla Direzione generale della Commissione europea che si occupa appunto di politiche energetiche. Lo rende noto Anev, (Associazione nazionale energia del vento), precisando che la missiva ribadisce la preoccupazione di Bruxelles sul contenuto dei provvedimenti in materia di incentivi.

«Nello specifico – scrive Anev – la Direzione generale del commissario Oettinger segnala che nello schema di revisione degli incentivi il Governo italiano dovrebbe cercare di minimizzare il rischio per gli investitori, eliminando barriere burocratiche e semplificando le procedure amministrative». Nello stesso documento, aggiunge l’associazione, viene ribadito «forza che la creazione di procedure complesse di registrazione, come sono le aste ed i registri proposti dal Governo, le modifiche retroattive, come il taglio del 22% dei Certificati verdi e il rinvio del loro pagamento alla fine dell’anno 2012, ed infine il troppo breve periodo transitorio previsto, rischiano seriamente di bloccare lo sviluppo delle rinnovabili impedendone di fatto la finanziabilità».

Nei giorni scorsi, a proposito in particolare del Quinto conto energia, il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera ha garantito, nel corso di un’audizione alla Camera, che il provvedimento sarà modificato secondo le indicazioni fornite dagli Enti locali in sede di Conferenza unificata».