Home Cosvig Punti di vista sulla geotermia

Punti di vista sulla geotermia

358
0
CONDIVIDI
Si apre il dibattito sullo sviluppo del Tuscan Mining Geopark

Fonte: GeotermiaNews

Autore: Redazione

Le possibili forme di sviluppo del Parco Tecnologico e Archeologico delle Colline Metallifere, area protetta nazionale alla cui guida è stato recentemente riconfermato Luca Agresti, con decreto del Ministro dell’Ambiente Galletti, chiamano in causa anche la geotermia, come opportunità a cui guardare con interesse, per far incontrare la vocazione del parco con l’affine area geotermica per eccellenza (Alta Val di Cecina).

Il tema è all’ordine del giorno dell’agenda politica locale, dove il PD, che è maggioranza di governo nei principali comuni interessati (dal Parco delle Colline Metallifere al sistema dei Parchi della Val di Cornia)  incalza Agresti (che è espressione politica del centro destra)  ad avere una visione più estesa  e ambiziosa del parco che presiede. In questo senso, tra i vari argomenti, c’è anche quello  di non voler sfruttare appieno le sinergie con l’area geotermica che proprio partendo da alcuni comuni grossetani delle colline metallifere si estende fino alla Val di Cecina, in provincia di Pisa.

Tra l’altro proprio durante la visita degli “ispettori UNESCO”  per la validazione dei requisiti del Parco ai fini della permanenza  nella rete dei GeoPark, il presidente Agresti e  il suo staff accompagnarono  gli illustri ospiti ad una visita guidate dei territori e degli impianti geotermici, per influenzare positivamente il loro giudizio finale.

Ed è proprio il Comune di Monterotondo Marittimo a voler puntare sulle “Biancane” (il simbolo del rapporto tra il territorio e l’energia che viene dalla profondità della terra) con la propria Porta del Parco tecnologico delle Colline Metallifere, punto informativo e turistico del territorio, la cui nuova sede, all’interno di una ex centrale ENEL nei pressi del percorso naturalistico, dovrebbe essere inaugurata quest’anno.

Per dovere di cronaca riportiamo che il Presidente Agresti  non si è mai dichiarato contrario a tale ipotesi ma ha più volte insistito che la sua priorità al momento è quella di dotarsi di uno statuto  e di una struttura  che consenta al Parco di camminare con le proprie gambe e che i sodalizi con altre esperienze possano – quindi – aspettare.