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Progetto geotermia: lo studio presentato in Consiglio regionale

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Sui risultati della ricerca epidemiologica sulle popolazioni residenti, audizione oggi pomeriggio del presidente dell’Agenzia regionale di Sanità, Giovanni Barbagli, nelle commissioni III, IV e VI riunite in seduta congiunta

Fonte: Regione Toscana

Autore: p.s.

“Non è colpa della geotermia”. Questo il dato principe che scaturisce dal progetto di ricerca epidemiologica sulle popolazioni residenti nell’intero bacino geotermico toscano, presentato oggi dal presidente dell’agenzia regionale di Sanità (Ars), Giovanni Barbagli, nelle commissioni Attività produttive, Sanità e Territorio ed ambiente, riunite in seduta congiunta. “Ricerche e studi del genere non consentono conclusioni definitive sui rapporti causa-effetto, ma danno suggerimenti utili per approfondire e focalizzare meglio ulteriori indagini – ha commentato il presidente della commissione Sanità Marco Remaschi – Ringrazio l’Ars per il lavoro fatto e invito a continuare su questa strada, guardando sempre e comunque alla prevenzione e alla diagnosi tempestiva di malattie e tumori, per guadagnare in salute”. Nel corso dell’audizione Giovanni Barbagli ha ripercorso le varie fasi del “Progetto geotermia”, il cui studio è stato condotto insieme al Cnr ed ha coinvolto la Fondazione Monasterio, per verificare sul piano epidemiologico l’esistenza di possibili danni alla salute dei residenti nei comuni geotermici interessati. Nel merito dei dati è intervenuto Francesco Cipriani, coordinatore dell’Osservatorio di Epidemiologia di Ars che ha coordinato la ricerca. “In estrema sintesi, al netto dei limiti propri degli studi con disegno epidemiologico descrittivo, basato esclusivamente su dati ambientali e sanitari esistenti, analizzati in modo aggregato a livello dei Comuni di residenza – recitano le conclusioni generali – gli indizi e le prove raccolti evidenziano un quadro epidemiologico nell’area geotermica rassicurante perché simile a quello dei comuni limitrofi non geotermici e a quello regionale”. Nel corso del dibattito i consiglieri presenti hanno espresso stupore, evidenziando perplessità e criticità e quindi invitando, in tema di salute dei cittadini, a non stare mai abbastanza tranquilli.