La società Anglo MGH Energy, che ha sede a Dhaka, capitale del Bangladesh, ha annunciato di aver chiesto l’approvazione del governo locale per avviare la realizzazione di un impianto geotermico nel distretto di Thakurgaon, nel nord del Paese. Qui saranno scavati 28 pozzi profondi, in grado di sollevare vapore caldo, poi incanalato in una turbina collegata a un generatore di energia elettrica. I funzionari della società prevedono di raggiungere i 200 megawatt, sufficienti a ridurre la forte carenza energetica registrata nell’area.
La società ha condotto studi di fattibilità e condurrà ora quelli decisivi a selezionare il posto più adatto dove far sorgere l’impianto. "Sarà il primo impianto geotermico in Bangladesh – ha commentato Abdur Rahim, direttore della società -. I nostri studi hanno dimostrato che alcuni distretti settentrionali sono il luogo ideale per sfruttare l’acqua calda a terra per generare energia", ha aggiunto. Una centrale elettrica a gas da 200 megawatt può costare 150-200 milioni di dollari. Al contrario, una centrale geotermica con capacità simili può costare un terzo.