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Poseidon: il signore delle acque geotermiche

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Uno strano aeromobile sorvola in questi giorni la Toscana: un piccolo elicottero radiocomandato dotato di fotocamera e sensori nella parte inferiore.

Fonte: GreenMe.it

Autore: Andrea Marchetti

Ma non si tratta di ragazzini o amatori di hobby ad alto contenuto tecnologico, bensì di "Poseidon", un sistema unico in Europa studiato appositamente per individuare fonti di energia rinnovabile.

Il piccolo elicottero, lungo meno di due metri e largo circa ottanta centimetri, ha il compito di individuare i giacimenti di acqua geotermicapresenti nel sottosuolo e fa parte del sistema Poseidon, uno strumento di prospezione geofisica messo a punto e brevettato da una società toscana, la Tecnosystem-Infogeo di Rosignano Marittimo (Li). Il Poseidon è in grado di scandagliare il terreno, fino a duemila metri di profondità, alla ricerca di giacimenti geotermici a media entalpia, ovvero le cosiddette miniere di "acqua energetica", ottime per realizzare centrali per la produzione di energia elettrica a impatto zero.

L’elicottero sfrutta la tecnologia "Vlf Poseidon", da cui prende il nome, un sistema geofisico hi-tech che, grazie all’impiego di onde radio a bassa frequenza elettromagnetica ( 15-30 kHz), riesce a penetrare in profondità nel sottosuolo. I segnali radio di ritorno sono ricevuti ed elaborati da un software, che consente di ricostruire sezioni anche tridimensionali del sottosuolo in funzione della densità delle rocce presenti. Quando si rilevano anomalie elettromagnetiche significa che si è in presenza di giacimenti.

Poseidon è in grado di funzionare anche volando su aree impervie o boscose e può coprire fino a cento ettari di territorio con una autonomia di volo di circa venti minuti. Attualmente sta sorvolando le zone intorno al Monte Amiata, i monti pisani, le colline livornesi e quelle comprese tra la province di Firenze e Siena, essendo la Toscana la regione geotermica per eccellenza in Italia.

"I sensori situati sull’elicottero" e le prospezioni effettuate a terra spiega Alessandro Sbrana, docente di geotermia al Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, "hanno già permesso di individuare, fin dai primi voli e rilievi di terreno, vari siti con acque geotermiche a media entalpia, cioè giacimenti acquiferi con una temperatura tra i 90 e 160 gradi, ottimi per produrre energia elettrica a impatto zero con centrali a ciclo binario di piccole dimensioni. Questa tecnologia attualmente in grande sviluppo permette di estrarre calore dagli acquiferi a media temperatura evitando di immettere in atmosfera qualsiasi tipo di sostanza e quindi senza creare alcun impatto ambientale. Numerose sono le aree nella nostra regione dove è possibile individuare giacimenti geotermici di questo tipo. In particolare possono essere interessati dalle ricerche vari comuni delle province di Pisa, Grosseto e Siena. Risorse sono disponibili, ad esempio, nei territori di Montecatini Val di Cecina, Pomarance, Monterotondo, Volterra, Radicondoli e in vari comuni dell’area amiatina anch’essa ricca di giacimenti geotermici".

"L’idea di unire il sistema di telerilevamento e l’elicottero telecomandato è stata rivoluzionaria. In questo modo riusciamo a perlustrare grandi aree in poco tempo", dice Sergio Marchettini, titolare di Tecnosystem, l’azienda di Rosignano Marittimo (Li) che ha progettato e brevettato il sistema che stà utilizzando insieme alla Università di Pisa. "Le onde elettromagnetiche riescono ad individuare i giacimenti sino a 2 mila metri di profondità, ma tra poco riusciremo ad arrivare a 3 mila".

Il sistema Poseidon è al centro di un progetto che ha l’intento di dare un contributo fondamentale al sistema toscano di approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili. Le prime applicazioni pratiche si avranno con un impianto a media entalpia che nascerà presumibilmente in provincia di Grosseto entro la metà del 2010, ma i benefici maggiori potrebbero generarsi nel settore della sanità. Come ha spiegato Fabio Roggiolani, Presidente della Commissione Sanità della Regione Toscana, "l’obiettivo è quello di avere tutti gli ospedali regionali energeticamente autosufficienti ed alimentati con energia pulita: eolica, fotovoltaica o geotermica. Il primo impianto geotermico ad impatto zero è già in via di progettazione nella provincia di Grosseto e sarà attivo entro pochi mesi".

E ora che, in più il settore è stato regolamentato con il nuovo decreto sulla geotermia, non ci resta che aspettare gli sviluppi.