Home Cosvig Pomarance: Bilancio comunale che piace anche ai sindacati

Pomarance: Bilancio comunale che piace anche ai sindacati

883
0
CONDIVIDI
Restano invariati i servizi sociali, sanitari e scolastici nonostante i tagli governativi di un milione e mezzo di euro in 6 anni

Fonte: Qui News Volterra.it

Autore: Alessandra Siotto

"A fronte di 220mila euro di fondi statali in meno solo quest’anno, siamo riusciti a mantenere invariati i servizi, tutti i tributi sono al minimo consentito, rimangono le agevolazioni e tutte le tariffe non hanno subito alcun aumenti dal 2009; aumenta quest’anno soltanto l’aliquota Irpef, che però pagherà solo chi ha un reddito sopra i 12mila euro". E’ il sindaco di Pomarance Loris Martignoni a presentare i punti salienti del bilancio comunale che il consiglio approverà domani, venerdì 3 luglio, nella seduta convocata alle 14,30.
Bilancio che ha già ricevuto l’approvazione dei sindacati, Cgil, Cisl e Uil provinciali e di quelli dei pensionati Spi, Fnp e Uilp provinciali e locali. Rappresentanze che ieri, 1 luglio, hanno sottoscritto un accordo con l’amministrazione sui documenti, gli orientamenti e le prospettive del bilancio di previsione del 2015 per il Comune di Pomarance.
Sindacati che parlano di un documento unico di questo genere per la sua complessità e condivisione, che già lo scorso anno aveva vista impegnata l’amministrazione comunale in un accordo analogo con le parti sociali.
Si parte, inevitabilmente, dalla costatazione dei tagli governativi: "nel 2015 ci hanno tagliato oltre 220mila euro, 80mila l’anno scorso e siamo a un milione e mezzo di euro dal 2009 di minori trasferimenti statali", ha spiegato il sindaco. "Come si legge nel documento approvato – ha proseguito – nonostante i tagli nel bilancio abbiamo cercato di contenere al massimo le tariffe, di mantenere invariati i servizi; nei tributi generali dal 2009 non c’è stato un aumento e tutte le imposizione di legge, quindi i tributi, come Tasi, Tari eccetera, sono comunque al minimo consentito; abbiamo cercato di allargare le detrazioni con una attenzione particolare al sociale, al mondo della scuola, dei servizi e della sanità".

L’unica vera novità in ambito tributario riguarda l’addizionale comunale Irpef che passerà da una aliquota dello 0,2 allo 0,45. "Proprio per mantenere i servizi e recuperare circa 120mila euro – ha spiegato il primo cittadino – purtroppo abbiamo dovuto prevedere questo aumento, però, fino all’anno precedente l’Irpef la pagavano tutti, invece da quest’anno ci sarà un’esenzione totale per chi ha un reddito inferiore a 12mila euro annui ed è quindi proporzionale al reddito e ci sembrava più sociale perchè continuare a tassare le casa, il capitale, non è più sostenibile, la gente non ce la fa più a pagare la Tari, l’Imu eccetera".

"Per il prossimo anno vorremmo vedere di abbattere l’Iperf ricontattando i mutui alla cassa depositi e prestiti e quindi avere una maggiore disponibilità a bilancio – ha illustrato Martignoni – perchè abbiamo circa 80 mutui che abbiamo eredito dalle amministrazioni precedenti che valgono intorno ad un milione l’anno e l’ultimo scade nel 2028 se riuscissimo a procrastinarli avremmo a disposizione 250mila euro ogni anno che ci consentirebbero di abbassare la politica tributaria".

Rimangano anche le agevolazioni, ad esempio la franchigia di 100 euro sulla Tasi sulla prima casa o le esenzioni per l’Imu per le seconde case date a figli o genitori in comodato d’uso. Sulla Tasi da quest’anno anche una nuova agevolazione per chi ha invalidi all’interno del nucleo familiare.

Tra gli investimenti e le numerose opere pubbliche, ricordate dall’assessore al bilancio Nicola Fabiani, a settembre si aprirà anche il bando per la vendita degli ultimi 25 alloggi del villaggio di Larderello.

Come sottolineato anche dai sindacati, spazio anche alla lotta all’evasione fiscale. "Solo quest’anno abbiamo recuperato con l’attività di verifica dei tributi circa 60mila metri quadri evasi sia sulla Tasi che sull’Imu – ha illustrato Martignoni – spazi per i quali prima non si pagava e ciò porta ad una diminuzione complessiva dell’imposizione".