Il nostro territorio, infatti, si posiziona al 5° posto, dietro Prato, Monza e Brianza, Livorno e Pescara. “Questa notizia è la conferma che le scelte strategiche fatte negli ultimi dieci anni, unite alla capacità di innovazione e creatività del tessuto imprenditoriale locale, sono alla base di un processo di ridefinizione economico che è oggi in grado di fornire risposte alla crisi migliori di altri territori – è il commento soddisfatto del presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni – La ricerca del Censisi fa emergere chiaramente il ruolo determinante che hanno assunto per le province più vitali le nuove filiere agroalimentari basate sulla valorizzazione di sapere, sapori e bellezze territoriali, l’intreccio tra nuove tecnologie e settori artigianali e manifatturieri e la creazione incessante di nuove imprese, in particolare le start up innovative. Da rilevare, infine, per la nostra Provincia un’estrema attività imprenditoriale degli stranieri nel comparto del commercio”. Per il Censis le province che guidano la ripresa italiana non piangono più “sugli scalini scesi verso il basso”, ma dimostrano una voglia di riandare verso l’alto, “magari spostandosi su scale diverse, con gradini di altro tipo”. “Le prime posizioni di Livorno e Pisa – conclude Pieroni – dimostrano quanto la Toscana costiera sia oggi la locomotiva economica della nostra regione e mi auguro che questo risultato, frutto non del caso, possa trovare nei futuri assetti delle province un adeguato sostegno politico e amministrativo, poiché questa realtà si possa consolidare verso una crescita vigorosa e duratura”.
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