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Piombino: Fabio Sartori vince il “Premio Nazionale di Fotografia Luca Rossi” con uno scatto geotermico

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Fabio Sartori, con una foto geotermica, vince il “Premio Nazionale di Fotografia Luca Rossi”, organizzato dall’Associazione per la sicurezza sul lavoro “Ruggero Toffolutti” in memoria di Luca Rossi.
La cerimonia si è svolta questo pomeriggio a Piombino.

Fonte: ENEL Green Power

Autore: Riccardo Clementi

Fabio Sartori, classe 1962, originario di Massa Marittima e residente a Lago Boracifero nel Comune di Monterotondo Marittimo, si è classificato al primo posto nel “Premio Nazionale di Fotografia Luca Rossi”, concorso fotografico “Il lavoro in un calendario – Impressioni fotografiche per un futuro migliore”, intitolato alla memoria di Luca, l’operaio deceduto in un infortunio sul lavoro il 3 dicembre 2006, grazie a un’iniziativa organizzata dall’Associazione Nazionale per la Sicurezza sul Lavoro “Ruggero Toffolutti” con la collaborazione della famiglia di Luca Rossi, del Comune di Piombino e della Port Security.
La cerimonia di premiazione, coordinata dalla giornalista Valeria Parrini, madre di Ruggero e presidente dell’Associazione, si è svolta questo pomeriggio, nell’anniversario della scomparsa di Luca Rossi, presso la Sala consiliare del Comune di Piombino: Sartori, dipendente Enel Green Power nella Geotermia di Larderello, operativo presso l’ “Area Geotermica di Lago”, fotografo di impianti industriale per una passione maturata proprio nel corso dell’esperienza lavorativa, si è aggiudicato il premio con la foto “Inside the Tower”, uno scatto geotermico che raffigura l’interno di una torre di raffreddamento della centrale geotermica “Sasso 2” nel Comune di Castelnuovo Val di Cecina: la foto immortala un tecnico Enel all’interno della grande torre dalla forma iperbolica, a tiraggio naturale, che nella parte finale del processo di produzione geotermica raffredda il vapore per poi reiniettare l’acqua nel sottosuolo e mantenere in equilibrio il ciclo rinnovabile della geotermia. Lo scatto di Sartori racconta con un’immagine suggestiva la relazione tra il lavoro e l’uomo, tra la tecnologia e la persona, tra l’ingegno dell’umanità e la gestione della macchina in una dialettica delicata e affascinante, che non può prescindere dalla sicurezza.
Al termine della cerimonia, a Palazzo Appiani in piazza Bovio è stata inaugurata la mostra con le foto che hanno partecipato al concorso, un’immagine per ognuno dei 52 partecipanti, provenienti da numerose regioni, selezionate dal presidente della Giuria Romano Favilli. La mostra rimarrà aperta fino al 10 dicembre con orario 10:00 – 12:00 e 15:30 – 18:30. Al secondo posto si è classificata Rossella Fensi con la foto “Fireman” seguita da Andrea Belluti con “Speranza per un lavoro futuro”.
Con le foto migliori è stato realizzato un Calendario: oltre allo scatto di Sartori, le altre opere selezionate dalla giuria per il “Il lavoro in un calendario” sono di Gianna Maggini (“Donne affaccendate. Uno sguardo sul mondo delle casalinghe”, di Sergio Pescucci (“Il demolitore”), della giovanissima Camilla Miliani (“Tregua”), di Raffaello Spanò (“Il focolare”), Domenico Finno (“I Carbonai”), Filippo Masi (“Il fornaio di Amorgos”), Emiro Albiani (“In gabbia”), Alessia Neri (“I segni della fatica”) e Michele Cimini (“Aspettando il responso”). Il progetto grafico del calendario è di Massimo Panicucci e contiene anche delle miniature delle foto in mostra. In piena autonomia dalla giuria, l’Associazione “Ruggero Toffolutti” ha inoltre deciso di premiare la foto “Un valzer per due soldi” di Filippo Masi, immagine che sarà utilizzata per il biglietto di auguri di Natale dell’Associazione che promuove numerose iniziative di carattere culturale e sociale per promuovere la sicurezza sul lavoro e sensibilizzare Istituzioni, Aziende e cittadini sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro (www.ruggero-toffolutti.org).
“È un onore – ha detto Fabio Sartori, a cui ha consegnato il premio la moglie di Luca Rossi, Elena Pasquini – vincere un premio che ha un grande valore sociale. Lo dedico ovviamente alla memoria di Luca Rossi e di tutte le persone che hanno perso la vita sui luoghi di lavoro. La mia passione per la fotografia industriale è nata proprio nel corso della mia esperienza lavorativa in Enel Green Power, dove ho associato l’amore per la fotografia alla bellezza degli impianti geotermici e dei paesaggi in cui sono inseriti. Del resto era destino – conclude scherzando Sartori – sono nato nel 1962, anno di nascita anche dell’Enel con la nazionalizzazione delle imprese elettriche, e sono venuto alla luce praticamente di fianco a una cabina dell’Enel, in località “La Menga” sulla vecchia Aurelia Scarlino-Grosseto, in un ristorante dove mia madre lavorava come cameriera e dove viveva”.